“No, non vado”. L’astensionismo ha già vinto
E se il pericolo per la democrazia non fossero solo i fascisti?
Leggi tuttoE se il pericolo per la democrazia non fossero solo i fascisti?
Leggi tuttoVogliamo che il voto del 25 settembre sia un voto libero, non condizionato dalla mafia. Per questo, come Arci, CGIL, I Siciliani giovani, Rete degli Studenti Medi abbiamo deciso di organizzare, sulle orme di ciò che è stato realizzato a Napoli dall’EX OPG Je So Pazzo, un controllo popolare antimafia. Per assicurare che in tutti i seggi non vi siano condizionamenti esterni alla libera espressione del voto.
Leggi tuttoDomani bisognerà continuare a lottare, immaginare un futuro diverso, risolvere le questioni dei nostri territori, presidiare gli spazi di democrazia, combattere contro la mafia. Dobbiamo continuare a farlo insieme, unite e uniti. Nonostante tutto.
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Se volete sapere com’è fatta questa nuova destra che avanza e che tutti danno per vincente, dovete guardare a Catania. Salvo Pogliese, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, fino a ieri è stato Sindaco “sospeso” della città. Sospeso, ai sensi della Legge Severino, perché condannato in primo grado per peculato: ha utilizzato i soldi della Regione riservati ai gruppi parlamentari per spese personali. Nonostante tutti gli inviti alle dimissioni, “perché una città complicata come Catania non può restare senza Sindaco”, lui ha sempre rifiutato. Fino a oggi.
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La mobilitazione dei cittadini per la salvaguardia del patrimonio archeologico della città e contro la cementificazione, si fa sempre più partecipata e determinata. Il progetto dell’Università di Catania di costruire due aule da 1200 posti sopra la zona archeologica della Purità non convince nessuno. Quale senso avrebbe realizzarlo? Perché non valorizzare gli scavi e la villa romana senza dover per forza costruirci delle aule sopra?
Leggi tuttoSono passati più di vent’anni da quando un grande movimento di cittadini, intellettuali, studenti, architetti, archeologi e urbanisti riuscì a bloccare la cementificazione dell’area della Purità, cuore archeologico della città di Catania. Adesso, con la scusa dei fondi PNRR, alcuni funzionari dell’Università di Catania vorrebbero tornare a quel progetto: due mega aule da centinaia di posti sopra una villa romana. Ma la città continua a chiedere un percorso archeologico e storico, la valorizzazione dei reperti, nuovi scavi e non certo altro cemento.
Leggi tuttoSabato 11 giugno presso il Porto di Catania, al molo di Levante, alle ore 17,30 una manifestazione cittadina. Una manifestazione alla quale invitare cittadine e cittadini, compagni di scuola e di università, vicini di casa, conoscenti. Una manifestazione della città, per riprendersi il proprio diritto al mare. Iniziando dalla riapertura del porto.
Leggi tuttoUn’assemblea contro la guerra, contro l’uso delle armi. La testimonianza di Giovanni Savino, professore di storia contemporanea all’Università di Mosca, costretto a fuggire per le sue posizioni politiche pacifiste.
La voce di Carlo Gubitosa, del movimento Peacelink, sulle prospettive del movimento pacifista. La testimonianza di Mao Valpiana, presidente nazionale del movimento nonviolento, protagonista della manifestazione per la pace di Leopoli in Ucraina e di Elena Majorana, del collettivo Donne di Classe. Sarà presente la Rete Catania No War e interverrà Alfonso Distefano.
Qual è l’opposizione a Putin e alla guerra in Russia? Come possiamo fermare la corsa agli armamenti? Come possiamo mettere fine alla guerra? Esiste una strada che non contempli la violenza?
Ne discuteremo, insieme ad altre associazioni e movimenti sabato 23 aprile alle ore 18,00 al Giardino di Scidà – bene confiscato alla mafia, in via Randazzo 27.
I Siciliani giovani, Arci Catania
Leggi tutto“Coi soldi dei mafiosi si potrebbero aprire migliaia di cantieri, in migliaia di beni confiscati. Ci sono pure i 300milioni del PNRR. Sarebbe un volano per il lavoro, sarebbe un duro colpo alla mafia”. Combattere la mafia dando lavoro. Anche questa una cosa semplice e enorme. Iniziativa pubblica il 21 febbraio.
Leggi tuttoIl 7 febbraio il Comune di Catania ha pubblicato i provvedimenti con i quali si nominano i responsabili dei progetti che saranno presentati all’Agenzia della Coesione Territoriale per ristrutturare i beni confiscati alla mafia destinati al Comune. Sono sei i progetti che l’amministrazione comunale si sta impegnando a presentare su altrettanti beni confiscati alla mafia fino ad oggi abbandonati. Sono proprio quegli immobili confiscati alla mafia che grazie alla campagna dei Siciliani giovani e dell’Arci sono finiti sotto i riflettori, perché inutilizzati, vandalizzati, sottoutilizzati. Immobili che per primi abbiamo censito e posto in una mappa consultabile da tutti.
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