martedì, Ottobre 22, 2024
 
  • Foto di famiglia

    Ci sono il Questore di Catania e il Comandante Provinciale dei Carabinieri, il Vicecomandante Provinciale della Guardia di Finanza, il Sindaco di Catania,  l’amministratore delegato dell’aeroporto di Catania e in prima fila, davanti a tutti, c’è la Prefetta di Catania. Sul palco d’ordinanza sta il Cavaliere Giovanni Arena. Le massime autorità all'inaugurazione del nuovo supermercato.

  • Una storia italiana
    Un ragazzo si fa ammazzare per difendere una donna. Un
  • Catania, Confindustria indica la luna e Trantino guarda gli archi della marina

    Non sono gli archi della marina a separare il porto dalla città ma le scelte di chi ha gestito l'autorità portuale fino ad oggi, gli interessi mafiosi, le logiche predatorie di imprenditori senza scrupoli, i silenzi di amministratori collusi e compiacenti che non hanno mai fatto valere gli interessi della città.

 
  • Foto di famiglia

    Ci sono il Questore di Catania e il Comandante Provinciale dei Carabinieri, il Vicecomandante Provinciale della Guardia di Finanza, il Sindaco di Catania,  l’amministratore delegato dell’aeroporto di Catania e in prima fila, davanti a tutti, c’è la Prefetta di Catania. Sul palco d’ordinanza sta il Cavaliere Giovanni Arena. Le massime autorità all'inaugurazione del nuovo supermercato.

  • Brucia la città

    Entrare in una scuola per ricchi o in una scuola per poveri a 5 anni condiziona il resto della vita. È un'apartheid di classe. Poveri da una parte, ricchi dall'altra. Eppure la scuola dovrebbe essere lo strumento che mette in funzione l'ascensore sociale, che dovrebbe consentire di superare il divario tra cittadini: che sia sociale, economico, culturale. Non dovrebbe contare il quartiere nel quale si vive, il reddito, il titolo di studio dei genitori: la scuola dovrebbe essere uguale per tutti. Ma così non è.

  • Una storia italiana
    Un ragazzo si fa ammazzare per difendere una donna. Un giovane come tanti, uno del centro sociale. Generali e ministri idrofobi “difendono l’Italia”. Ma i veri difensori sono quelli come Giacomo, coraggiosi e “compagni”   Venezia. “Ucciso mentre cercava di difendere una donna. Giacomo Gabbato, 26 anni, attivista di un centro sociale, è morto in ospedale