Sembrava ieri ed era domani
Quarant’anni fa, di questi tempi… È vero: quarant’anni fa usciva il primo numero dei Siciliani, alcuni di noi avevano quarant’anni
Leggi tuttoQuarant’anni fa, di questi tempi… È vero: quarant’anni fa usciva il primo numero dei Siciliani, alcuni di noi avevano quarant’anni
Leggi tuttoCentinaia di creature perseguitate da un governo ma salvate dalla mobilitazione, fra l’altro, di centinaia di ragazze e ragazzi siciliani.
Leggi tuttoLa cosa più bella di Roma, prima del virus, erano i bambini delle elementari che scorrazzavano tutti allegri, con la maestrina in testa, fra le rovine del Foro (chissà chi li ha bombardati, pensavano gli scolaretti di più lontano, mischiati fra tutti gli altri)…
Leggi tuttoCondividiamo pienamente il dolore e l’amarezza. Ma anche tanta rabbia. E ci chiediamo cosa avrebbe scritto e commentato Leonardo Sciascia se avesse mai dovuto narrare l’intera vicenda personale e processuale del Principe nero di Barcellona Pozzo di Gotto e quale dolorosa immagine del tramonto sul Tirreno dalla baia di sant’Antonio ci avrebbe lasciato Vincenzo Consolo dopo aver appreso che quel paradiso confina con l’inferno delle morti per mafia.
Leggi tuttoAntonio Mazzeo Da “ridente cittadina sul Tirreno” a centro di politica criminale. Giuseppe Busacca, Santino Napoli e il “principe nero”
Leggi tuttoSeguendo questa ideale analogia, la Fondazione Fava, oltre a Studio sul Dolore, ha proposto di inviare sulla Luna anche un campione della terra del Giardino di Scidà, a simboleggiare la speranza che l’esplorazione umana e la colonizzazione della Luna possano essere libere da profitti e interessi privati, favorendo uno sviluppo sostenibile per tutti. Senza più appropriazione indebita, corruzione, abusi e violenze.
Leggi tuttoBisogna fare una legge, sul modello di quella portata avanti da Pio La Torre ma più avanzata, per rendere davvero operativa la gestione dei beni confiscati – che finora è svogliata e lenta – e soprattutto per gestire in modo rapido e diffuso i miliardi di euro confiscati ai mafiosi, che possono risolvere il dramma economico e generazionale che, al di là dei bei discorsi, sta ammazzando l’Italia.
Le scarpe dell’antimafia. 16 Settembre/3 Ottobre
Il programma e le tappe www.isiciliani.it/lescarpedellantimafia
La lotta non si ferma, stasera, in diretta, abbiamo parlato della lettera inviata dalle associazioni all’Agenzia dei Beni Confiscati: “A Palagonia i terreni messi a bando possono fruttare grossi raccolti di arance, le stesse che possono produrre lavoro. Ogni centesimo verrà pagato ai lavoratori e la distribuzione delle arance a chi ne ha bisogno è il passo successivo. Se si dovessero guadagnare soldi da questa vendita proporremmo di creare un conto corrente il cui contenuto servirà per ristrutturare il casolare. La pec è partita, speriamo nella risposta dell’Agenzia.”
Leggi tutto“So che in centro un bene confiscato è diventato una sartoria sociale: riutilizzano abiti usati per trasformali in qualcosa di nuovo, nel rispetto del principio dell’economia circolare e assumendo chi ha soffre di svantaggi sociali e/o economici. Un’altra associazione si occupa di volontariato internazionale, insomma la realtà dei beni confiscati è assai variegata qui a Palermo. Sicuramente smaltire i processi burocratici aiuterebbe ulteriormente le associazioni ad accedere ai bandi.”
Leggi tuttoI beni confiscati restituiti alla comunità lombarda e toscana.
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