Duecentocinquanta milioni per i beni confiscati
Per un mese con un camper sgangherato abbiamo girato la Sicilia, per raccontare le storie dei beni confiscati. Quelle belle e quelle brutte. Quelle dei coraggiosi che trasformano i beni confiscati in bellezza e quelle dei mafiosi che continuano a occupare, o distruggono, le case confiscate. “Vogliamo i soldi dei mafiosi” abbiamo detto e gridato in decine di piazze siciliane, ai tavoli istituzionali, nelle assemblee con decine di associazioni e cooperative. Adesso i soldi ci sono. Quelli del Piano Nazionale di ripresa e resilienza, finanziato dal programma Next Generation dell’Unione Europea. Duecentocinquanta milioni di euro.
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