Da cosa scappano gli eritrei prigionieri sulla Diciotti
Il 90% delle persone tenute in ostaggio a bordo della nave Diciotti vengono dall’Eritrea, colonia italiana, dove il militare dura fino a 60 anni e lo stipendio medio è di 10 euro.
Leggi tuttoIl 90% delle persone tenute in ostaggio a bordo della nave Diciotti vengono dall’Eritrea, colonia italiana, dove il militare dura fino a 60 anni e lo stipendio medio è di 10 euro.
Leggi tuttoCentinaia di persone ieri sera al porto di Catania hanno manifestato per chiedere l’immediato sbarco dei migranti a bordo della nave Diciotti della Guardia Costiera, da tre giorni ormeggiata al molo quattro del porto. Schiaffo a Matteo Salvini.
Leggi tuttoL’arancino è diventato un simbolo di solidarietà e accoglienza. “Avremmo voluto darli ai 177 migranti, ma ovviamente non ce lo hanno permesso” dice una manifestante. “Il cibo da noi in Sicilia è un modo per accogliere gli ospiti” raccontano. “Abbiamo mostrato pacificamente che Catania è aperta, solidale. La città vuol far capire il suo dissenso sugli ostaggi della Diciotti” dichiara uno degli organizzatori.
Leggi tuttoDal Venezuela ci vuole un minuto a piedi per arrivare in Colombia. Partendo da San Antonio del Tachira basta attraversare un ponte di appena cento metri e si è dall’altra parte, in Cucuta, dove l’unica cosa da fare è una fila di quattro ore alla dogana per un permesso di tre mesi. Quest’anno, in sei mesi, poco meno di un milione di venezuelani lo ha attraversato.
Leggi tuttoLa nave Diciotti a Catania. Salvini tiene in ostaggio centosettantasette persone, le associazioni in manifestazione chiedono che vengano fatte sbarcare. L’appello: Da molti giorni 171 donne, bambini e uomini, fuggiti dalla miseria, dalla guerra e dai lager libici dove hanno subito le violenze dei trafficanti di esseri umani, si trovano sulla nave della Guardia Costiera italiana Diciotti. È inaccettabile la scelta del Governo italiano, e in particolare del Ministro dell’Interno Matteo Salvini, di impedire lo sbarco nel territorio italiano delle 171 persone stremate e in precarie condizioni di salute.
Leggi tutto“Siamo centinaia di ragazze e ragazzi e vogliamo ricordare Rita Borsellino sostenendo i progetti del Centro Studi “Paolo Borsellino”, associazione da lei creata per diffondere e condividere buone pratiche di antimafia sociale e culturale”.
Leggi tutto“Signor Presidente, impedire che una nave della nostra marina militare porti a termine una missione di dovuto soccorso rappresenta un vulnus istituzionale e civile che chiama in causa, e mette in discussione, le sue prerogative come Capo dello Stato e Comandante in capo delle forze armate.”
Leggi tuttoGenova, prendi la medaglia al valore per aver lottato e riconquistata la libertà.
Appuntala, al tuo petto, e spazza via la paura e poi “scarpe rotte eppur bisogna andar!”.
Leggi tutto“Votiamo per tornare, non torniamo per votare”, diceva uno striscione preparato da alcuni ragazzi. Non è proprio così. Oggi mi rendo conto che torniamo per questa energia, che le Rite passano, ma noi rimaniamo, insieme a questo treno, che rappresenta di per sé una vittoria politica. “Manco Garibaldi” diceva un altro striscione, riferendosi allo sbarco dei mille. Noi però eravamo di più.
Leggi tuttoRita venne a San Cristoforo, patria dei clan mafiosi e del boss Nitto Santapaola. Lo stanzone era colmo di gente: dagli abitanti del quartiere ai ragazzini e ragazzine che frequentavano il nostro centro.
“Voglio iniziare da qui la mia battaglia per il cambiamento, nel nome di mio fratello Paolo” disse Rita.
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