venerdì, Dicembre 12, 2025

Cronaca

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Aspettando al porto i sopravvissuti…

Da stamani giornalisti di tutto il mondo, uomini e donne dei movimenti sociali e antirazzisti, polizia, magistrati e perfino il governatore della Sicilia Rosario Crocetta attendono sul molo del porto di Catania l’arrivo dei superstiti del naufragio del canale di Sicilia, ormai una immensa bara dove giacciono uomini donne e bambini che oltre la vita hanno perso ogni diritto alla dignità, ogni diritto di vivere in pace

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Strage migranti, Catania: presidio oggi dalle ore 11 al porto e manifestazione mercoledì 22 aprile

L’ennesima, tragica, strage di migranti della scorsa notte, le continue violazioni dei diritti umani dei migranti che riescono a sopravvivere ai naufragi, sempre più frequenti, c’impongono di non essere più indifferenti e/o complici delle vergognose leggi razziali e delle infami politiche securitarie che in questi anni hanno trasformato il Mediterraneo in un cimitero marino e l’Europa in un lager con coste e territori militarizzati

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Trent’anni

“[…] la Procura Distrettuale della Repubblica di Catania ha depositato presso la cancelleria del G.I.P. la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Mario Ciancio Sanfilippo imputato per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa […]”

“Qui è stato ucciso Giuseppe Fava, La mafia ha colpito chi con coraggio l’ha combattuta […]”

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Mazzette e discariche, riprende a Palermo il processo Terra mia

Il processo, scaturito dall’ inchiesta Terra mia, che vede coinvolti con l’accusa di corruzione il funzionario dell’ufficio dell’assessorato regionale al Territorio e ambiente Gianfranco Cannova e gli imprenditori della munnizza Antonioli (Tirrenoambiente), Proto (Oikos) e i fratelli Sodano (Soambiente), è ripartito oggi davanti la terza sezione del tribunale palermitano, senza la costituzione di parte civile della Regione siciliana che, nonostante la gravità delle accuse, è stata consigliata dall’avvocatura dello Stato di non costituirsi parte civile. Le mazzette «non sono un fattore di particolare allarme sociale» è il parere espresso dall’avvocatura.

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