Hotel Costa occupato, la polizia ha arrestato i buoni

Per 8 anni è rimasto chiuso l’Hotel Costa e centinaia di studentesse e studenti universitari hanno scontato l’ingiustizia di essere idonei ma non assegnatari di alloggi. “Ne avresti diritto, ma non possiamo garantirtelo” hanno scritto nero su bianco le istituzioni universitarie e regionali. In tanti non si sono potuti permettere gli studi. Ieri mattina le studentesse e gli studenti universitari catanesi hanno deciso di riprendersi quel posto. Un immobile chiuso che avrebbe potuto rispondere con efficacia all’emergenza abitativa che riguarda tanti studenti e tanti nuclei familiari.

Leggi tutto

Un colpo di mano dal basso che restituisce l’ex cinema Midulla al quartiere San Cristoforo

Questa mattina 23 gennaio 2017 si è tenuta presso la sede di via Zurria la riunione del Consiglio della Prima Municipalità. Unico punto all’ordine del giorno: Discussione in merito all’occupazione abusiva, da parte di associazioni e di gruppi di cittadini, del Centro Polifunzionale “Midulla” nel quartiere di San Cristoforo.

Leggi tutto

Il centro polifunzionale Midulla ritorna alla città

Scendendo da via Belfiore, la prima traversa sulla destra è via Zuccarello: una strada così stretta che sembra un vicolo, e proprio qui, dirimpetto al mercato rionale, c’è il Centro polifunzionale Midulla. Domenica 8 gennaio un gruppo di cittadini ha deciso di occuparlo e rimetterlo a disposizione del quartiere San Cristoforo e della città.

Leggi tutto

Fiat, il tribunale ordina il reintegro dei cinque operai licenziati

Dovranno tornare a lavoro Marco Cusano, Roberto Fabbricatore, Massimo Napolitano, Mimmo Mignano e Antonio Montella.

Così ha deciso il tribunale civile di Napoli, ordinando il reintegro dei cinque cassintegrati licenziati illegittimamente due anni fa dalla Fiat, dopo aver inscenato una protesta all’esterno della fabbrica. Il 5 giugno del 2104, i cinque avevano esposto un pupazzo impiccato dell’amministratore delegato Sergio Marchionne, in protesta dopo i suicidi degli operai Pino De Crescenzo e Maria Baratto, due degli “esiliati” del cosiddetto reparto confino della Fiat, a Nola.   

Leggi tutto