domenica, Settembre 24, 2023

accoglienza

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Il business ai poteri forti, le baracche ai migranti

Ha le idee chiare in tema di “buona accoglienza” dei migranti il neosindaco di Messina Cateno De Luca. Inviperito per la decisione di trasferire temporaneamente nel lager-hotspot di Bisconte le vittime innocenti dell’ennesima campagna fascioxenofoba del ministro Salvini (i cittadini eritrei soccorsi nel Mediterraneo dalla nave “Diciotti” della Guardia Costiera), De Luca ha suggerito un “equo” scambio di ospitalità: i baraccati messinesi in albergo, i migranti nelle baracche peloritane.

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Il Brasile di Temer

Una nuova colonizzazione per essere meri esportatori di commodities invece di creare le condizioni per trasformarle direttamente nello stesso Brasile. Questo fa sì che l’attuale presidente e il suo governo siano dei venditori ambulanti delle ricchezze del loro paese, indifferenti alla sorte di milioni di brasiliani che dalla povertà dignitosa stanno cadendo sempre più nella miseria e dalla miseria nell’indigenza.

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Emigranti – Il costo dell’accoglienza

Il Ministro dell’interno Minniti lamenta che l’attivazione di nuove strutture per l’accoglienza temporanea in tutto il territorio nazionale ha generato nel bilancio 2015 un debito pari a  211.529.585 euro. Conti alla mano, la spesa governativa per la gestione di CARA e CIE, due anni fa, è stata di 821.575.512 euro. Non poco, considerate le pessime condizioni di vita di migliaia di “ospiti” all’interno della maggior parte dei centri attivati.

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I rom di Gianturco

Andare a vivere in un terreno abbandonato, in condizioni di precarietà totale, a rischio di essere cacciati e di dover traslocare continuamente, resta comunque un’alternativa migliore che ritornare in Romania, almeno per il momento. La signora con la sua famiglia si è trasferita varie volte tra Napoli e provincia, scegliendo le aree di permanenza in base all’accesso all’acqua e alle possibilità di trovare lavoro e sostentamento, fino a sistemarsi quattro anni fa in via Brecce a Sant’Erasmo, quartiere Gianturco, dove preesisteva un agglomerato. Abusivo, naturalmente.

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Ad Augusta ci sarà mai un’accoglienza degna per i migranti?

Alcuni adolescenti raccontano di essere riusciti a scappare dopo diversi giorni passati da detenuti nella tendopoli, soffrendo il caldo torrido e presidiati dagli agenti di polizia, senza mediazione culturale e senza ricevere alcuna informazione sull’accesso al diritto d’asilo e alla protezione umanitaria. Altri, invece, dicono di essere stati forzati al rilascio delle impronte digitali a colpi di manganello elettrificato; altri ancora, dopo l’identificazione, di essere stati semplicemente abbandonati sulla strada, e di averla percorsa a piedi – quaranta chilometri di asfalto – per raggiungere la città etnea.  

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“Ciao, da dove scappi?”

Dal Gambia, dalla Guinea e dal Senegal: un lungo viaggio di terra e di mare.

Incontriamo un gruppetto di ragazzi dell’ Africa occidentale. Ci sediamo con loro sul prato attorno alla fontana della stazione di Catania. I vestiti estivi mostrano del corpo alcune ferite e uno di loro porta una brutta cicatrice sul volto.

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Servizi pro-rifugiati a Messina

La grande abbuffata

Tutti insieme amorevolmente. Un mixer di buone, meno buone e cattive pratiche di assistenza e sostegno sociale. La maxicoop lucana onnipresente in mezza Italia nella gestione dell’affaire migranti e le piccole cooperative locali riconvertitesi alle emergenze accoglienza.

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Cassibile, la piaga del caporalato nella raccolta delle patate

Come ogni anno, da aprile a giugno, in occasione della raccolta delle patate, ai circa 5 mila residenti di Cassibile si aggiungono diverse centinaia di migranti, per lo più di origine marocchina e sudanese; questi giungono nella frazione siracusana, dopo aver terminato altre raccolte in Italia: da Nord a Sud, una vera transumanza del lavoro migrante nelle campagne.

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Migranti: un ventennio di violenze, abusi e diritti negati

La cronaca di questi giorni sta squarciando il velo di propaganda, bufale e menzogne intorno all’arrivo dei migranti. La fortezza Europa non accoglie, ma respinge con violenza, senza pietà. Altro che hotel di lusso e alberghi a cinque stelle: troppe volte ci sono state solo condizioni disumane, degrado (anche sanitario), botte e violenze, abusi, diritti umani calpestati.

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