giovedì, Giugno 26, 2025

Palermo

-rete-SocietàStorie

Quale antimafia?

“Contro l’antimafia”, non può che piacere ai mafiosi, ai quali alcune forme d’antimafia hanno dato fastidio, hanno arrecato danni d’immagine, hanno fatto cambiare modi di pensare che sembravano immutabili, hanno rovinato alleanze politiche e gestione dell’economia, mai messe in discussione in passato. Certamente piacerà a tutta l’altra massa di siciliani spettatori, che, in fondo all’anima sperano che tutto si sistemi e che torni come prima, quando la mafia era onnipotente.

 

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-rete-PolisSocietàStorie

I soldi dei mafiosi

L’emergenza abitativa a Palermo, nel 2000, raggiungeva picchi altissimi, mentre non si riusciva nemmeno a fare un elenco dettagliato dei tanti appartamenti sottratti ai mafiosi. “Quello dell’utilizzo sociale delle case confiscate alla mafia fu un percorso molto difficile ma anche esaltante. Si diede vita a un Comitato di associazioni per l’emergenza abitativa, innescando il protagonismo dei senzacasa, ma si impose anche un tavolo permanente in Prefettura. E poi cortei e assemblee nei quartieri roccaforte delle cosche in cui le persone senza un tetto innalzavano cartelli con su scritto ‘Vogliamo le case dei mafiosi’.

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-rete-Cronaca

Lombardo chi? L’esercito di mercenari del Movimento per l’Autonomia che governa Catania.

Le donne e gli uomini che facevano anticamera nella sede dell’MPA pur di avere i favori di Raffaele Lombardo continuano a governare Catania e la Sicilia con ruoli di primo piano, perpetuando un sistema di potere che massacra il territorio e annulla la democrazia. Il Tribunale fa il suo dovere ma è il popolo siciliano che deve ribellarsi per sconfiggere la mafia.

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-rete-

E parliamo di cose serie

Sono un operaio, scrivere è una fervida passione che nutro da anni, ecco il mio racconto.

Erano le 18.10 quando l’onorevole Corvino arrivò da Roma, all’aeroporto di Palermo Falcone-Borsellino. Ad attenderlo c’era il suo autista Michele Scicchitano… Michele ammirava quell’uomo che dava anima e corpo per la lotta alla mafia … quell’uomo “senza scorta”, com’era etichettato dai media, perché per cavilli burocratici tardava ad arrivare.

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