venerdì, Aprile 26, 2024
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Siracusa-Milano: Odissea sul binario

Non tutti i chilometri sono uguali… Dall’estrema Sicilia sono molto più lunghi

Ci sono tre imprenditori, Giovanni di Ragusa, Lucio di Siracusa e Antonio di Bari. Sono tutti e tre alle stazioni ferroviarie delle loro città alle ore otto del mattino. L’imprenditore ragusano ed l’imprenditore barese, vogliono raggiungere Milano per promuovere la loro azienda alla B.I.T. L’imprenditore siracusano, vuole andare a Trapani per scegliere dei prodotti locali da proporre nella propria azienda. Partono in treno perché hanno tanto materiale pubblicitario da portarsi.

Giovanni parte da Ragusa alle otto del mattino. Arriverà a Milano – facendo due cambi – alle sei e cinquantacinque del giorno dopo. 22 ore e 55 minuti di viaggio per 1.447 Km. Il suo treno viaggerà a 62Km/h di media.

Lucio parte da Siracusa alle dieci e trenta del mattino, perché prima di quell’ora non ci sono treni. Arriverà a Trapani – dopo aver effettuato tre cambi – alle ventuno e cinquanta. 11 ore e 20 minuti di viaggio per 489 Km. Il suo treno viaggerà a 43 Km/h di media.

Antonio parte da Bari alle otto del mattino. Arriverà a Milano – senza effettuare cambi – alle quindici e venticinque dopo appena 7 ore e 43 minuti di viaggio per 880 Km. Il suo treno viaggerà a 118 Km/h di media.

Giovanni e Antonio partecipano alla B.I.T. Antonio vende più pacchetti viaggi di Giovanni. Giovanni non andrà mai più alla B.I.T. Almeno con il treno.

Lucio trova tanti prodotti che potrebbe essere utili alla sua azienda. Prende ciò che può e li porta a Siracusa. Ma è poca roba, dovrebbe tornare. Lucio non andrà mai più a Trapani. Almeno con il treno.

I personaggi non sono reali. La situazione delle ferrovie dell’estremo sud Italia, sì.

“Siracusa e la Sicilia stanno piano piano perdendo il ruolo di piattaforma economica strategica nel Mediterraneo, afferma Roberto Aloisi della Cgil. Le politiche aziendali – continua il sindacalista – stanno mettendo in discussione il diritto inalienabile alla mobilità delle persone, senza contare le conseguenze per il trasporto delle merci“.

Il problema è noto. In un consiglio comunale aperto, tenutosi a Siracusa, convocato dalla conferenza dei capigruppo su richiesta del consigliere Sergio Bonafede, si è discusso proprio dei tagli dei treni e degli investimenti ferroviari nell’estremo sud.

Il primo a intervenire è stato il sindaco, Roberto Visentin, che ha denunciato la sordità di Ferrovie dello Stato rispetto alle tante richiesta di incontro partite dagli enti locali. Per Visentin, che ha chiesto la firma in tempi brevi del contratto di servizio tra Regione e azienda, i recenti blocchi stradali hanno dimostrato l’importanza dei collegamenti su rotaie ed è “inaccettabile” che gli investimenti nel settore riguardino solo il centro-nord. L’abbandono di una regione come la Sicilia, ha aggiunto, è un fatto grave e rende vani gli sforzi che gli enti locali, pur in un momento di crisi finanziaria, mettono in campo per il turismo.

Ad ascoltare le parole del sindaco di Siracusa, oltre ad una folla di gente accorsa per sapere delle sorti della stazione ferroviaria, erano presenti i deputati regionali Roberto De Benedictis e Bruno Marziano e i rappresentati sindacali di Cgil, Cisl, Uil eUgl.

 

SCHEDE

SUD-NORD IN TRENO

Ragusa-Milano con cambio a Siracusa e Roma costa 113,65 in seconda classe per 22 ore e 55 minuti di viaggio. 08:00 arrivo 06:55 posto a sedere

Siracusa-Trapani con 3 cambi ( messina, palermo e piraine ) costa 35,60 per 11 ore e 20 minuti di viaggio. 10:30 arrivo 21:50 489 Km FS posto a sedere

Bari-Milano nessun cambio costa 85 euro in seconda classe per 07 ore e 42 minuti di viaggio 07:43 arrivo 15:25 per 880 Km posti a sedere

Fonti : Trenitalia.com

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