martedì, Aprile 23, 2024
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“Onorevole Pilato, ci stia a sentire”

“Colpa del governo!”. “Colpa della Regione!”. Chi vuole il nuovo mega-inceneritore nella Valle del Mela? A parole, nessuno: è tempo d’elezioni. Ma un prete coraggioso richiama all’ordine Musumeci

A pochi giorni dalle elezioni, Regione e governo fanno ancora lo scaricabarile per rimpallarsi la responsabilità di autorizzare la costruzione, in provincia di Messina, di un terrificante mega-inceneritore in una zona già devastata dall’inquinamento di raffinerie, centrali a carbone ecc.

OnorevoliInceneritoro

Si sono distinti nel gioco delle promesse e del “ci penseremo poi” il presidente della regione Musumeci e i deputati, regionali e locali, della sfortunata provincia. A queste promesse purtroppo hanno dato credito, fino a pochi giorni fa, alcuni dei dirigenti –  di destra e di “sinistra” – dei movimenti ambientalisti locali.

A rompere l’incanto arriva adesso padre Giuseppe Trifirò, l’anziano prete che da anni si batte per la salvezza della Valle del Mela, funestata da più di cento morti (amianto, incendi, sversamenti chimici, polveri di metallo e chi più ne ha più ne metta) da inquinamento. Quasi contemporaneamente ha preso posizione – sollecitata da uno dei più attivi ambientalisti cattolici, Emilio Sofia – anche l’Ufficio Diocesiano per i problemi sociali, intanto, ha diffuso una lettera aperta al presidente Musumeci, schierandosi apertamente – dopo un lungo silenzio – contro l’inceneritore.

Di seguito, la lettera aperta indirizzata da padre Trifirò ai presidenti della Regione e del Governo, onorevole Ponzio e onorevole Pilato. (r.o.)

* * *

LETTERA APERTA al Presidente del Consiglio dei Ministri on. Gentiloni, al Presidente della Regione Siciliana on. Musumeci, ai Sigg.ri onorevoli Regione Siciliana Tutti, ai Sigg.ri Sindaci del Comprensorio del Mela

“Io sacerdote Giuseppe Trifirò, in nome delle Associazioni Ambientaliste del Comprensorio del Mela, con la presente lettera aperta  rammento a Voi Onorevoli Tutti, che i Cittadini della Valle del Mela inquinati e malati, stanno ancora attendendo una vostra risposta dopo manifestazioni, delibere dei consigli comunali, referendum ed ultima in ordine di tempo, la mega-mobilitazione del 28 gennaio, che se ce ne fosse stato bisogno ha sancito in maniera inequivocabile la volontà del territorio. Una risposta che non dia adito ai soliti fraintendimenti politici, ossia dire per non dire, decidere per non decidere, e che una volta per tutte possa toglierci da sopra alle teste la spada di Damocle rappresentata dall’ inceneritore di A2A, da realizzare nella centrale di Archi S. Filippo del Mela.

Il precedente governo Regionale con fumus fuggitivo ed arzigogolamenti vari, ha di fatto volutamente schivato l’argomento inceneritore e ha fatto sì che a decidere su questa opera altamente inquinante la quale porterà profitti solo ai privati, fosse solamente il Ministero. Questo “non voler decidere” è stata solo pura casualità? […]

Allora legittimamente ci chiediamo: cosa è cambiato in quest’ultimo periodo post-elettorale Regionale e pre-elettorale Nazionale, tanto da frenare gli ardori promissivi dei politici oggi occupanti gli scranni Regionali? I quali invece prima, promettevano che mai e per nessun motivo questa sciagurata opera, molto inquinante ed espargitrice di morte in sommatoria all’esistente, sarebbe stata realizzata nel sito di Archi di S. Filippo del Mela. […]

Attendiamo con fiducia e lo faremo ancora, ma per “poco”, delle risposte ed un incontro in merito alla problematica in oggetto con le sigg.rie Loro, che possano alfine essere chiarificatrici e conclusive, ovvero poter eliminare l’ incubo inceneritore dal nostro territorio.

Qualora nell’arco della settimana corrente, non ci pervenissero chiarimenti, richieste di audizioni, o comunque notizie utili alla causa in oggetto, ne trarremo le opportune deduzioni”.

 

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