mercoledì, Aprile 24, 2024
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Lo sgombero dell’ Auro

L’ordinanza numero 52 è stata firmata lo scorso 11 agosto dal “Sindaco” di Catania, Salvo Pogliese e obbliga a lasciare l’immobile di via Santa Maria del Rosario 28 entro cinque giorni. “In caso di mancato rilascio la riacquisizione al patrimonio comunale avverrà tramite sgombero forzoso”. La questione è già sul tavolo del Prefetto.

Mancano poche ore allo sgombero del “Centro Sociale” Auro di via Santa Maria del Rosario a Catania. L’ordinanza di sgombero non è solo un atto formale ma una precisa scelta politica e istituzionale della quale si discute da mesi tra i responsabili dell’ordine pubblico. Occupato nel 1991 il Centro Sociale, intitolato alla memoria di Auro Bruni, è stato il centro dell’iniziativa politica e sociale della città per parecchi anni. I locali del centro sociale, di proprietà comunale, costituiscono una porzione del monastero Sant’Agata, un tempo sede della redazione e della stamperia del quotidiano Espresso Sera. Affidato a La Sicilia di Mario Ciancio, l’immobile venne abbandonato quando fu inaugurata la nuova sede del quotidiano alla circonvallazione.

Dopo l’occupazione, nel 1998, alla luce dell’importanza dell’attività sociale svolta, l’amministrazione comunale decise di affidare l’immobile a chi lo gestiva attraverso la creazione di un’associazione culturale che se ne assumesse la responsabilità. L’Auro è stato così formalmente affidato all’associazione che porta il nome di Lorenzo Aiello

Per tanti anni centinaia di cittadine e cittadini, associazioni, collettivi, movimenti si sono presi cura di quel luogo. Poi sempre meno.

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