venerdì, Aprile 26, 2024
-rete-

Gli abitanti del quartiere hanno salvato gli uffici comunali dalle fiamme

“Alle due meno un quarto c’erano le fiamme alte, i pompieri non arrivavano e allora siamo intervenuti noi, che abitiamo nei palazzi qui davanti. Abbiamo preso le pompe dell’impianto antincendio e abbiamo salvato tutto quanto”.

Catania, Corso Indipendenza, gli uffici comunali riuniti in un enorme centro direzionale sono stati inaugurati pochi anni fa. Si trovano al confine con la campagna a ridosso del cimitero della città e del quartiere Fossa Creta. È proprio da lì che nella tarda mattinata è divampato uno degli incendi più grandi e gravi che la città ricordi.

Le fiamme sono arrivate pure agli uffici e stavano rischiando di divorare l’intero centro direzionale. “Abbiamo visto i dipendenti prendere le macchine e andare via, altri non sapevano nemmeno come si usano gli idranti, come si usano gli estintori”. Sono almeno quattro gli abitanti del quartiere che sono immediatamente intervenuti, hanno srotolato le manichette e hanno fronteggiato il fuoco. “Le fiamme erano alte, le abbiamo fermate appena in tempo, se non arrivavamo qui andava tutto in fumo. Abbiamo chiamato i vigili del fuoco ma non sono mai arrivati. Mentre noi spegnevamo le fiamme e le tenevamo sotto controllo è passato l’elicottero dei pompieri. Hanno visto che eravamo in grado di reggere e sono andati a salvare le case. Probabilmente in questo modo abbiamo aiutato qualche altro catanese a non perdere la sua casa”.

Mentre continuano a spegnere l’incendio arriva la troupe di Local Team a fare le immagini dal centro direzionale. Nel frattempo finisce l’acqua, le manichette perdono pressione. “Qua senz’acqua siamo persi. Le fiamme non sono ancora spente del tutto!” urla il signore che è in prima fila sul prato ormai ridotto in cenere.

“Qua ogni volta che veniamo qui, per sbrigare una pratica ci mettiamo ore, l’impiegato dice che c’è sempre qualcosa che non va, non ci aiuta nessuno. Eppure noi oggi gli abbiamo salvato gli uffici”. Perché siete intervenuti? “Perché è giusto così”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *