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Catania. Libertà di stampa

(Maggio 1936, A. XVIII E.F.)

da: I Siciliani <redazione@isiciliani.org>
a: ufficio.stampa@comune.catania.it
data: 27 maggio 2016 08:16
oggetto: Accrediti conferenza stampa bilancio, piano riequilibrio e debiti

Cari Colleghi,

ricevo oggi la Vostra appresso riportata:

Comune di Catania Ufficio Stampa 26.05.2016

NOTA PER LA STAMPA – ACCREDITI CONFERENZA STAMPA SU BILANCIO, PIANO RIEQUILIBRIO E DEBITI

Gli accrediti per partecipare alla conferenza stampa su Bilancio, Piano di riequilibrio e debiti, che si svolgerà sabato 28 maggio alle 10.30 nella Sala Giunta di Palazzo degli Elefanti, dovranno essere richiesti all’Ufficio stampa del Comune di Catania entro le ore 18 di oggi, giovedì 26 maggio, inviando la domanda per email all’indirizzo ufficio.stampa@comune.catania.it all’attenzione della giornalista Francesca Pavano. Nel corso dell’incontro, che sarà presieduto dal sindaco Enzo Bianco, l’assessore Giuseppe Girlando illustrerà ai giornalisti, nel dettaglio, lo stato del Bilancio, del Piano di riequilibrio finanziario e dei debiti fuori bilancio del Comune di Catania. A integrazione della richiesta di accredito giornalisti, fotografi e operatori di ripresa iscritti all’Albo professionale dovranno specificare nome, cognome, testata e numero di tessera dell’Ordine. Gli operatori di ripresa di troupe televisive non iscritti all’albo professionale potranno entrare se accompagnati da un iscritto all’Ordine dei giornalisti.

Ho già incaricato della copertura dell’evento in questione dei nostri giovani giornalisti e fotografi, non ancora iscritti – come la gran parte dei giornalisti e fotografi dei siti italiani – all’OdG. Impedire loro di espletare il loro lavoro – cosa peraltro estremamente rara, in analoghe situazioni, nel nostro Paese – equivarrebbe a impedire alla mia testata di ottemperare al diritto-dovere, costituzionalmente garantito, di informare i lettori. In Sicilia, in particolare, significherebbe escludere colleghi come Peppino Impastato, Mauro Rostagno e altri che, pur non essendo formalmente iscritti a un Ordine, hanno tuttavia contribuito in maniera non trascurabile alla libera informazione: considerazione che, in una città ad altissimo rischio mafioso come Catania, avrebbe forse dovuto indurre a una maggiore prudenza nel limitare il lavoro dei giornalisti e fotografi qui impegnati.

Di ciò, eventualmente, non potrei che prendere atto rivolgendomi, oltre che alla pubblica opinione nazionale e locale, alle Istituzioni statutariamente preposte alla tutela del diritto all’informazione.

Vi prego altresì di volere cortesemente comunicarmi se le disposizioni annunciate nella Vostra nota ricadono sotto la responsabilità dell’Amministrazione Comunale o di altre Istituzioni, o sotto quella di codesto Ufficio Stampa e, in tal caso, di Colleghi iscritti all’Ordine dei Giornalisti.

RingraziandoVi per la cortese attenzione, Vi prego di gradire i più cordiali saluti.

Riccardo Orioles
direttore responsabile
I Siciliani giovani
Reg. Trib. Catania n.23/2011 del 20/09/2011

* * *

da: ufficio.stampa@comune.catania.it
a: I Siciliani <redazione@isiciliani.org>
data: 27 maggio 2016 18:01
oggetto: Rif: Accrediti conferenza stampa bilancio, piano riequilibrio e debiti

Caro collega,

Pur comprendendo l’intento politico della tua lettera, troviamo del tutto inopportuno il tono inquisitorio, oltre che vagamente intimidatorio, con il quale chiedi chi abbia preso la decisione di limitare ai giornalisti iscritti all’albo professionale la presenza alla conferenza sul bilancio di sabato 28. Ti ricordiamo che, secondo la legge istitutiva dell’Ordine, a poter accedere alle fonti primarie sono esclusivamente i giornalisti iscritti all’albo. L’art. 21 della Costituzione consente poi di esprimere liberamente la propria opinione sui media pur senza avere accesso alle fonti primarie, come fecero le persone che citi, alle quali la società deve molto per il loro impegno e il loro sacrificio.

Dunque, essendo una conferenza stampa dell’Amministrazione comunale un evento ufficiale, come è normale prassi in tutte le pubbliche amministrazioni, e poiché ai colleghi sarà distribuito materiale informativo, è stato ritenuto opportuno attuare la medesima procedura di accredito utilizzata in molte altre occasioni. Ciò anche per fare in modo, come avvenuto altre volte, di garantire ai giornalisti più agevoli condizioni di lavoro. Concludendo, la professione giornalistica è regolamentata da precise disposizioni di legge, se tu ritieni che esistano speciali condizioni che ti consentono di violare le regole, allora credo sia il caso di aprire un confronto con le Istituzioni statutariamente preposte alla tutela del diritto all’informazione in maniera da comprendere se questa debba essere ancora essere riservata a giornalisti iscritti all’Ordine, come prevede la legge, oppure no.

Cordiali saluti
per l’ Ufficio Stampa
Francesca Pavano

* * *

Cara Collega,

innanzitutto mi scuso se ti ho dato l’impressione di toni inquisitori o addirittura intimidatori, che non rientrano nel mio stile. Desideravo semplicemente avere chiarezza formale sulle Vostre decisioni. Converrai che, in questo quadro, non è questione da poco definire a chi esattamente queste decisioni vadano attribuite, e su questo punto sarebbe stata utile una precisazione da parte Vostra.

Questo è quanto. Prendo atto che un collega come Peppino Impastato non verrebbe ammesso ai Vostri lavori (ma avrebbe potuto leggerne, in quanto cittadino, su “La Sicilia” del giorno dopo) e che la mia testata viene di fatto tagliata fuori dalla copertura di un evento istituzionale.

Auguro comunque buon lavoro a chi è autorizzato a svolgerlo, e invio i più cordiali saluti.

Riccardo Orioles

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