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Davanti alla casa di Santapaola, confiscata dall’antimafia, con i Siciliani Giovani, 2 febbraio 2022
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Leggi tuttoSale Bingo e centri scommesse, slot machine e macchinette rubasoldi, video-lotterie, poker elettronici e corse di cani virtuali. Non conosce limiti o frontiere il redditizio settore economico del gioco d’azzardo, talvolta pure taroccato, in mano al gruppo criminale con a capo la famiglia Romeo-Santapaola da Messina.
Leggi tuttoIl collaboratore di giustizia Carmelo Bisognano, ricostruisce in dibattimento alcuni degli affari di cemento più lucrosi dei Romeo-Santapaola
Leggi tuttoDecine di immobili da destinare alle famiglie che popolano le baraccopoli di Messina sud; alloggi di edilizia popolare e residenziale nelle aree più ambite ma geologicamente fragilissime di Torrente Trapani e San Licandro; un maxiparcheggio e l’ennesimo centro commerciale in pieno centro città; finanche il progetto per il nuovo Palazzo di giustizia.
Leggi tuttoBasta pochissimo. Fai una donazione dell’importo che vuoi, liberamente, tramite bonifico o paypal a I Siciliani giovani, invii un’email o ci contatti telefonicamente per comunicarcelo. A quel punto potrai decidere cosa mettere sotto l’albero. La cartolina del Giardino di Scidà realizzata dalle bambine e dai bambini del Gapa, la copia di uno dei giornali de I Siciliani Giovani, il cd-rom con il materiale de I Siciliani giovani, un barattolo di terra confiscata alla mafia, oppure puoi decidere che nel Giardino di Scidà venga piantato un fiore col nome della persona che ha ricevuto il regalo. In ogni caso riceverai una lettera del Giardino di Scidà attraverso la quale si spiegherà il senso del gesto compiuto: un regalo solidale, per la rinascita della città, contro le mafie.
Leggi tuttoSessantaquattro pagine di nomi, cognomi e avvenimenti sull’odissea della storica testata La Sicilia di Catania, un giornale usato come strumento per nascondere le verità. Una su tutte: la mafia a Catania. Negata, celata, ridotta solo a piccola delinquenza mentre il boss Nitto Santapaola costruiva il suo impero criminale.
Le imprese di Vinciullo hanno realizzato di tutto e di più da una parte all’altra della città: villette a schiera in riva al mare in località Rodia; residence di lusso in località Margi, Torre Faro; i palazzoni “Manzoni” in pieno centro, “San Michele” sullo svincolo di Giostra e “Villa Nunzia” nel Viale Regina Margherita; il grande e brutto residence “Archimede” a due passi dall’ingresso autostradale di Boccetta; i complessi “I Gabbiani” sulla Panoramica e “Marè” a Santa Margherita, ecc.. L’ultimo “gioiello” è “La Nuova Macina”, proprio il complesso edilizio menzionato dal collaboratore Biagio Grasso
Leggi tuttoLa zona grigia della borghesia messinese. Né bianca né nera ma un’infinita area “grigia” dove convivono, ignorandosi ipocritamente o facendo affari comuni, imprenditori di successo, bancari, commercialisti, avvocati, instancabili factotum e le vecchie e nuove leve della criminalità organizzata.
Leggi tuttoGiovedì 7 giugno, il Tribunale di Messina deciderà sulla richiesta di rinvio a giudizio dei cinquanta imputati del procedimento denominato “Beta”, scaturito a seguito dell’omonima operazione antimafia del luglio dello scorso anno, un vero e proprio terremoto giudiziario con tanto di arresti eccellenti di noti imprenditori, professionisti e legali e delle vecchie e nuove leve della criminalità peloritana.
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A Catania le Istituzioni non riescono a gestire il patrimonio confiscato alla mafia, che rimane spesso nella disponibilità dei mafiosi. Ci sono gli appartamenti al pian terreno confiscati, assegnati al Comune, e utilizzati dalle sentinelle dello spaccio, c’è un bar confiscato irrevocabilmente nel 2016, affidato al Comune di Catania e ancora in mano a chi lo gestiva prima del sequestro.
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