giovedì, Gennaio 23, 2025

PUA

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Salviamo il boschetto della playa dalla vendita

Domani, 16 settembre alle ore 18,30 a Cittàinsieme una riunione aperta per decidere insieme come fermare la vendita di una parte del boschetto della playa, parco urbano più grande della città di Catania. La notizia della vendita da parte dell’agenzia del demanio ha subito agitato la città, i consiglieri comunali, le associazioni e pure il Sindaco.

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Bianco da Ciancio

Da un lato il sindaco di Catania, Enzo Bianco, ha deciso di agire contro Ciancio. Dall’altro, in veste istituzionale, si è prestato a fargli visita nel suo studio. A discutere con lui del futuro della città, a intrattenersi con lui amichevolmente scambiando auguri di “un 2018 ricco di soddisfazioni”, ad appena tre mesi dall’inizio del processo. Il 5 gennaio saremo in piazza anche per questo: per ribellarci a tutto ciò.

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Il Processo

Il 20 marzo del 2018 ci sarà la prima udienza al signor Mario Ciancio. Crediamo che non sarà un processo solo a lui, ma a tutta la città di Catania. E in particolare: alla classe dirigente della città. Alla finanza che gestisce l’economia catanese. Agli imprenditori collusi con mafia e politica. Alle amministrazioni che hanno governato Catania negli ultimi quarant’anni. Dalla Democrazia cristiana alle giunte di centrosinistra a quelle di centrodestra: una vera e propria “mescolanza” di casacche variopinte, pronte a spostarsi dove meglio conviene a secondo le convenienze personali o di gruppo, e per i propri interessi – non certo per il bene di Catania.

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Trent’anni di normalità

All’inizio dell’anno, il trenta gennaio, un po’ di associazioni sono scese in piazza: “Via i Bianco, via i Ciancio, fuori la mafia dal comune!”. Altre no. Per molta antimafia “perbene” in fondo va bene anche così. Inaugurare, commemorare, fare discorsi, questo sì. Ma in piazza, a fare opposizione e denuncia, questo no. Intanto la città muore un giorno dopo l’altro. Di mafia, parola screanzata, si parla raramente, e a voce bassa.

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