E la vera antimafia smascherò quella falsa
Radiata dalla magistratura la dottoressa Saguto, smascherata dalle inchieste di Telejato
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Leggi tuttoLa Rosini afferma di essere stata a conoscenza dei quotidiani servizi di Telejato e di avere avuto seri momenti di difficoltà nel momento in cui, dall’emittente, Maniaci affermava che in quell’ufficio c’era una mafia dell’antimafia.
Leggi tuttoL’udienza si svolgerà nell’aula 6 del primo piano della nuova sede del tribunale. Vista l’accelerazione dei tempi, la redazione di Telejato non può che esprimere l’auspicio che sia fatta subito giustizia e che Pino Maniaci sia riabilitato con un completo esame di tutto l’excursus costruito sulla sua persona per additarlo all’opinione pubblica come un criminale.
Leggi tuttoStabilita di fatto la falsità delle accuse di coinvolgimento con mafiosi. Abolita la censura sulle tv che seguivano il processo. L’arringa di Ingroia: “Giustizia sarà fatta”.
Leggi tuttoIl giudice è ritornato sulla richiesta avanzata dal PM, che non riteneva di alcun interesse pubblico il processo e che accoglieva le richieste di alcuni mafiosi che non volevano essere ripresi. Tali richieste saranno prese in considerazione e le loro immagini non saranno trasmesse senza liberatoria.
Leggi tutto“Contro l’antimafia”, non può che piacere ai mafiosi, ai quali alcune forme d’antimafia hanno dato fastidio, hanno arrecato danni d’immagine, hanno fatto cambiare modi di pensare che sembravano immutabili, hanno rovinato alleanze politiche e gestione dell’economia, mai messe in discussione in passato. Certamente piacerà a tutta l’altra massa di siciliani spettatori, che, in fondo all’anima sperano che tutto si sistemi e che torni come prima, quando la mafia era onnipotente.
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Oggi la ferita non c’è più e Salvo corre felice per casa, in veranda, ovunque. Dà la zampa, gioca col tappeto, si rotola sul pavimento, annusa tutto. Anche sua mamma, Pupetta, fa parte della grande famiglia di Telejato ormai.
Leggi tuttoPost su Facebook che inneggiano a Nitto Santapaola, e ad altri boss mafiosi. Dopo la segnalazione di Telejato per fare chiudere la pagina, ecco la minaccia plateale “Giornalista di merda la fine al posto di Fava dovevi farla tu”. È indirizzata a Pino Maniaci.
Nell’attesa che le indagini della magistratura individuino i responsabili di questi atti intimidatori, noi dei Siciliani Giovani ci stringiamo ancora una volta attorno a Pino e ai compagni di Telejato continuando quel giornalismo etico che abbiamo ereditato, con orgoglio, da Pippo Fava.
Leggi tuttoIl 19 luglio, nell’anniversario della morte di Paolo Borsellino e della sua scorta, il tribunale di Palermo terrà la prima udienza relativa ai rinviati a giudizio dell’operazione Kelevra, cioè Maniaci e altri nove imputati. Questi nove sono sotto processo essenzialmente per estorsione mafiosa, l’intenzione di chi dirige le operazioni della procura è chiara: Maniaci va trattato come mafioso e omologato ai mafiosi sotto processo. A questo si aggiunge all’emittente Radio Radicale non è stato dato il consenso di registrare il pubblico dibattimento. Che cosa si vuole nascondere? Di che cosa ha paura il tribunale di Palermo?
Leggi tuttoConstatata la difficoltà di potere svolgere serenamente un lavoro che per la sua specifica identità antimafia, anticorruzione e antillegalità non può che essere esposto a ritorsioni, considerato che gli ostacoli non vengono soltanto dal sottobosco mafioso, ma persino da chi dovrebbe apprezzare e tutelare il tuo lavoro, “in nome della legge”, ciò che resta è mettersi il bavaglio e rinunciare a trasmettere o continuare alla disperata in attesa che dall’alto qualcuno non disponga la chiusura definitiva o in attesa di una dichiarazione di fallimento. Stile Turchia. Noi non siamo più disposti a farci macinare né dalla Saguto né dai suoi amici, né da tutti quelli che si abbuffano al tavolo dei beni sequestrati a presunti mafiosi.
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