giovedì, Aprile 25, 2024

CGIL

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Il sindacato dei Nebrodi

“Ai tempi, il datore di lavoro non pagava i contributi per i braccianti che lavoravano in alta montagna e questo fece nascere un giro di domande fasulle per percepire la disoccupazione. Il bossetto del paese, di Maniace, era un piccolo imprenditore agricolo che girava con una carpetta; distribuiva le giornate e metteva insieme l’offerta dei datori di lavoro e la richiesta da parte dei braccianti” – continua Ignazio al telefono – “La maggiore parte di loro erano fittizi, conoscevamo persone che percepivano la disoccupazione senza aver mai lavorato un giorno nei campi. La Cgil lo sapeva e facilitava questo giochetto; questa è una pratica davvero assodata negli anni.”

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Perché a Librino il 90% di NO al referendum

È stata insomma anche una reazione al malessere sempre più grande che attanaglia soprattutto le periferie, e spero che anche per le elezioni amministrative e politiche la gente capisca pure che se non ha un lavoro e spesso non ha niente da mangiare, accettare promesse di lavoro che non si concretizzeranno mai o semplicemente pacchi di spesa, non risolve una condizione di marginalità a cui i molti hanno deciso di relegarli.

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