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Variante Generale del Centro Storico: le osservazioni di undici associazioni e comitati catanesi

La Variante Generale del Centro Storico, proposta dall’Assessorato all’Urbanistica, interesserà il cuore della nostra città. Per questo motivo le sottoscritte associazioni hanno deciso di partecipare alla fase di formulazione delle osservazioni e dei suggerimenti, elaborando il seguente documento:

OSSERVAZIONI CONCERNENTI LA VARIANTE DELLA ZONA “A” – CENTRO STORICO – DEL PRG DEL COMUNE DI CATANIA

PREMESSO CHE

È da ritenersi – per il momento – scongiurato il rischio dell’approvazione del Disegno di Legge Regionale n. 602-641-711-732 del 2014 che, con l’intento di superare le note «difficoltà di elaborazione ed approvazione dei piani particolareggiati», intendeva consentire interventi diretti immediati sulle singole unità edilizie, senza la necessità di ricorrere a strumenti urbanistici di alcun genere, nemmeno alle più semplici varianti dei Piani Regolatori introdotte dall’Assessore regionale con la circolare DRU n. 3/2000 – costituenti già una notevole semplificazione rispetto alla procedura dei “piani particolareggiati” – con conseguente, concreto, rischio di una vera e propria “rottamazione” dei Centri storici, a maggior ragione se si considera che la suddetta proposta, qualora avesse assurto a Legge, avrebbe messo il proprietario ed il suo tecnico di fiducia nelle condizioni di trasformare un edificio a seguito di dichiarazione di inizio di attività, corredata semplicemente da una documentazione grafica e fotografica, in base alla quale attribuire motu proprio la tipologia di appartenenza all’edificio ed i conseguenti tipi di intervento consentiti per legge;

Per i Centri storici è metodologicamente preferibile la strada dei “piani particolareggiati” la cui esperienza in alcuni comuni siciliani (Siracusa, Ragusa Ibla, Palermo) dimostra la loro proficuità non soltanto in termini di tutela e conservazione del patrimonio storico, ma anche in termini economici ed occupazionali;

Aderendo alla proposta assessoriale di raccolta di osservazioni nel periodo quo ante la delibazione in Giunta e la trasmissione degli atti al Consiglio comunale;

Le scriventi Associazioni formulano le seguenti osservazioni.

OSSERVAZIONI

I) L’interpretazione delle regole che disciplinano gli interventi ammissibili per ciascuna tipologia edilizia è assai ardua ed in alcuni casi contraddittoria. A ciò va posto rimedio posto che, in nuce del fatto che la maggior parte degli interventi possono essere effettuati con semplice comunicazione (SCIA), tale incertezza interpretativa potrebbe rendere gran parte degli interventi edilizi conseguenza di interpretazioni contrastanti ed, in alcuni casi, arbitrarie.

II) Attraverso una serie di previsioni permissive alquanto puntuali nel senso di un aumento delle superfici, nonché per mezzo del riconoscimento di un premio di cubatura fino al 35% per gli interventi di demolizione e ricostruzione (con ulteriori casi limite in cui la cubatura può essere addirittura triplicata), l’atto urbanistico in commento apre la strada ad un’ulteriore densificazione edilizia che il nostro Centro storico non può

permettersi, considerata la sua opposta (e urgente) necessità di riappropriarsi di spazi aperti.

Ci si chiede, peraltro, se un atto urbanistico che intenda preordinarsi alla conservazione e tutela del Centro storico, non debba al contrario prevedere meccanismi premiali (diversi dall’aumento di volumetria) a vantaggio di chi decide di approntare interventi conservativi.

III) Vengono consentiti troppi interventi trasformativi negli edifici di tipo minore. E gli interventi conservativi sono configurati in modo “antiquato” posto che la conservazione viene rivolta nei confronti dell’immagine esterna degli edifici (cortine e prospetti), nello stesso tempo consentendo – ad eccezione degli edfici A1 e A2 – interventi di vero e proprio “sventramento” interno.

Ora, se tutto ciò potrebbe essere accettabile (e in alcuni casi anche auspicabile) nei confronti degli edifici moderni in cemento armato, deve assolutamente essere censurato per ciò che attiene agli edifici storici, anche appartenenti all’edilizia subalterna.

La condivisibile intenzione di salvaguardare l’edilizia monumentale e maggiormente qualificata, non può essere accompagnata da possibilità eccessivamente permissive nei riguardi degli edifici di tipo sulbalterno. Ciò, infatti, rischia di compromettere irrimediabilmente l’unicum del nostro Centro storico, la sua immagine e, in definitiva, la sua identità.

IV) Una vera e propria sfida per il recupero e la riappropriazione di spazi aperti, vitali per il benessere dei catanesi, è rappresentata dalla dismissione delle aree ospedaliere. In particolare, le aree del Vittorio Emanuele e del Santo Bambino (cresciute in modo caotico occupando gli spazi liberi, in deroga alle vigenti discipline urbanistiche in ossequio alle necessità sanitarie) venendo adesso delocalizzate all’esterno dell’area cittadina, dovrebbero essere destinate a demolizione, al fine così di recuperare superfici libere da destinare a verde pubblico. Ciò restituirebbe dignità ai quartieri in cui sono ubicate e garantirebbe alla cittadinanza preziose occasioni di aggregazione e di vita comune.

Sottolineiamo che questa è l’unica imperdibile occasione per potere concretamente soddisfare gli standard minimi di legge per il verde pubblico nel centro della città e per avviare una seria riqualificazione dei quartieri dei Lumacari e dell’Antico Corso.

V) A parte un richiamo contenuto nella relazione generale, privo di valore normativo, si nota l’assenza di prescrizioni atte ad impedire il realizzarsi del progetto di RFI per il raddoppio della linea ferroviaria con la realizzazione della nuova devastante galleria al di sotto del Centro storico e della piazza del Castello Ursino. E’ auspicabile integrare la Variante con chiare indicazioni in merito al progetto alternativo concordato con l’Amministrazione comunale.

Catania, 5 febbraio 2015

CITTÀINSIEME – COMITATO ANTICO CORSO – COMITATO DELL’INDIRIZZO – COMITATO SAN BERILLO – COMITATO PORTO DEL SOLE – GAPA – I CORDAI – I SICILIANI GIOVANI – LA CITTÀ FELICE – LEGAMBIENTE CATANIA – LIPU CATANIA

 

Osservazioni sulla Variante Generale del Centro Storico – CittàInsieme e altri (05.02.2015)

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