mercoledì, Aprile 24, 2024
-mensile-Editoriali

Quattro domande ai nostri amici

Promemoria

Le tre parole della crisi

“La mafia? A Catania non esiste”. “La mafia? Non c’è mafia a Roma”. “La ‘ndrangheta? Qual­che caso isolato, qui a Milano”. Quante volte s’è sentito questo discorso, borbottato da un politi­co o ela­borato con molti particolari me­diatici da un giornale. Eppure la mafia c’era, fin dal primo momento. Po­chi magistrati a combatt­erla, e fra noi giornalisti qualche colleg­a eccentrico e qual­che ragazzo. Così siamo ar­rivati fin qui. Ed ecco cosa c’era dietro il loro muro di gomma.

Adesso, tutti i problemi sono esplosi ma la mafia per prima, perché è la cultura mafiosa, l’economia mafiosa, il potere mafioso a far da modello per tutto il re­sto. La mafia, e tutti i suoi inconsapevoli allievi a ogni livello.

Forse non è ancora troppo tardi, a condizion­e di muoversi subito e con du­rezza. A monte, una scelta precisa: non ci fidia­mo più della loro in­formazione. Perciò ce la facciamo da noi. Fac­ciamola tutti insie­me (noi diciamo “in rete”, in più sensi), e oggi tecnicamente si può. Ma sen­za vip e senza guru. Da noi, al centro della no­stra moderna e sofisticata rete c’è in fondo un mo­desto doposcuola di quartiere. 

MAFIA E’ il principale problema d’Ita­lia, quello che ci impoverisce di più. Non è una patologia criminale ma il principale potere economico del paese, che ormai fa da modello anche a molta economia lega­le. “Tratta” con tutti, e sempre ottiene qualcosa. Ma ha un punto debole: è molto vulnerabile alla mobilitazione popolare. Negli anni ’90 è andata molto vicina ad essere sconfitta, e s’è salvata solo gra­zie alla “timidezza” dello Stato.

Bisognerebbe:

● Confiscare tutti i beni mafiosi o frutto di malversazione, di corruzione o di grande evasione fiscale;

● Assegnarli alle cooperative di giovani lavoratori, e sostenerle adeguata­mente; anagrafe dei beni confiscati; sgravi fiscali ai commercianti che se ne fanno clienti;

● Vigilare (comuni, regioni, assemblee cittadine) sull’applicazione;

● Punire non ritualmente gli scambi poli­tico-mafiosi (riforma 416ter).

La mafia può essere non solo sconfitta, ma eli­minata del tutto. A condizione di cominciare dai sedi­centi “non mafiosi” (nelle imprese, nella politica, nello Stato) senza il cui aiuto e complicità non potreb­be sopravvi­vere un giorno.

OPERAI Era una parola nobile, adesso è schiavitù. La crisi economica non pesa perché gli operai “pretendono”, ma per­ché troppi imprenditori non san­no fare il loro mestiere (vediFiat) o portano tutto all’estero, alla faccia della (nostra) econo­mia. Iniziative utili:

●Applicare l’art.41 della Costituzione (“programmi e controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coor­dinata a fini sociali”);

●Applicare l’art.42 della Costituzione (esproprio per motivi d’interesse general­e) per sanzionare le delocalizzazioni, l’abuso di precariato e il mancato rispetto degli accordi di lavoro;

● Separazione fra capitale finanziario e in­dustriale; tetto alle partecipazioni finan­ziarie nell’editoria; Tobin tax;

● Regolarizzare per legge i rapporti di lavoro di fat­to;

● Gestione pubblica dei servizi pubblici essenziali (scuola, università, dife­sa, ac­qua, energia, infrastrutture tecnologiche, credito internazionale); ri­strutturazione della Rai su base pubblica; limite regio­nale per l’emittenza privata;

● Progetto nazionale di messa in sicurez­za del territorio, sul modello TVA, come vo­lano economico soprattutto al Sud; di­vieto di ulteriori cementifica­zioni;

● Responsabilità personale degli ammini­stratori per il mancato uso di fondi;

● Controllo del territorio nelle province ad alta intensità mafiosa.

EUROPA L’Italia ormai è troppo pic­cola per risolvere da sola i suoi proble­mi: Cina, India, Giappone, Russia, l’Ame­rica che raddoppia…

Va bene, ma non abbiamo l’Europa per que­sto?

Eh no che non ce l’abbiamo. L’Europa, fatta così, non ci appartiene: al massimo siamo utenti, non cittadini.

Ma se provassimo a rifarla in un altro modo? Con più, come dicono i greci, più “di­mokratìa”? E quindi con meno banchieri, per logica conseguenza.

L’occasione ci sarebbe: nel 2013 in tre dei principali paesi europei (Francia, Germania, e noi) avremo con ogni probabilità tre governi di centrosinistra.

Saranno tre altri governi delle banche? O possiamo provare a chiedergli qualcosa di me­glio, a gran voce e tutti insieme? 

(1914 2014: fra poco è un secolo che l’Euro­pa non c’è più) 

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