giovedì, Aprile 25, 2024
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Parla il Sistema. Con le pallottole

Proiettile anche al Procuratore di Caltanissetta Bertone. Recapitato nello stesso giorno delle minacce a Claudio Fava.

Indaga il Procuratore della Repubblica di Caltanissetta Amedeo Bertone sulla rete di potere e potenti che coinvolge Confindustria Sicilia. Tutto ruota intorno ad Antonello Montante (detenuto), ex presidente di Sicindustria, paladino di una finta antimafia, e ai suoi stretti legami con la politica, la massoneria, la mafia. Ventidue sono i rinvii a giudizio chiesti dalla Procura di Caltanissetta tra cui quello nei confronti di Renato Schifani, ex presidente del Senato e braccio destro di Berlusconi. Una storia rivelata da I Siciliani e da Repubblica che adesso si svela anche nei palazzi di Giustizia.

Cerca i colpevoli il Procuratore Bertone sul depistaggio sulla strage di via D’Amelio dove venne ucciso il giudice Paolo Borsellino. Chiuse le indagini sui tre poliziotti che avrebbero orientato e falsificato le deposizioni del pentito Scarantino per depistare sui mandanti della strage. La notizia è stata riportata dal giornalista di Repubblica Salvo Palazzolo che per questo ha subito la perquisizione e il sequestro di materiali dalla Procura di Catania.

È stato Amedeo Bertone dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania a mettere su il procedimento Orsa Maggiore contro il Clan Ercolano-Santapaola e a condannare gli esecutori mafiosi dell’omicidio di Pippo Fava. È stato Bertone a svelare il tentativo del giornale La Sicilia di screditare le dichiarazioni del pentito Maurizio Avola sull’omicidio Fava.

E adesso arriva anche per lui la pallottola in busta chiusa. Meridionews rivela che la pallottola è calibro 7,65, identica a quella inviata a Claudio Fava e pare che sia stata consegnata lo stesso giorno. Claudio Fava in Parlamento regionale ha portato nelle ultime settimane la discussione su Montante, sul depistaggio Borsellino, sul potere della massoneria in Sicilia, sui rapporti di Mario Ciancio con Cosa Nostra.

Qualcuno ha paura che si vada avanti. Ma i giudici coraggiosi e i siciliani onesti non sono soli.

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