domenica, Aprile 28, 2024

Periferie

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Tutti a Riace!

Hanno arrestato il Sindaco di Riace, Domenico Lucano, perché antirazzista. Non ha obbedito alle leggi sui respingimenti e rimpatri. E così lo sono andati a prendere all’alba gli uomini della Guardia di Finanza per notificargli l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. Sabato 6 ottobre tutti a Riace contro le leggi ingiuste.

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Preti e mafia a San Cristoforo

Otto arresti per traffico e spaccio di droga, tra gli arresti “eccellenti” Salvatore Panassiti, affiliato al clan Cappello – bonaccorsi. Nei seguenti giorni a questa operazione, i carabinieri hanno indagato due preti per mafia e traffico di droga. Questi preti vivono e operano a San Cristoforo, e precisamente, nell’oratorio di S. M. delle Salette. Noi non siamo stupiti da questo episodio criminale.

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Il business ai poteri forti, le baracche ai migranti

Ha le idee chiare in tema di “buona accoglienza” dei migranti il neosindaco di Messina Cateno De Luca. Inviperito per la decisione di trasferire temporaneamente nel lager-hotspot di Bisconte le vittime innocenti dell’ennesima campagna fascioxenofoba del ministro Salvini (i cittadini eritrei soccorsi nel Mediterraneo dalla nave “Diciotti” della Guardia Costiera), De Luca ha suggerito un “equo” scambio di ospitalità: i baraccati messinesi in albergo, i migranti nelle baracche peloritane.

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La Scicli turistica e il quartiere Jungi

Il quartiere Jungi è un quartiere di periferia di Scicli. In realtà non è distante dal centro, in venticinque minuti a piedi si arriva sotto il comune, dove c’è l’ufficio di Montalbano. La distanza è aumentata invece dall’architettura delle case: la Scicli turistica è bella, sempre tanti turisti, pulita. Tanti negozi, tanti locali. Jungi sembra invece lasciata andare. Solo venticinque minuti a piedi, e sei in un altro paese.

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Sulla pelle degli ostaggi della Diciotti non c’era nulla da vincere

In presidio al porto di Catania, tentando ogni maniera per far sentire la nostra solidarietà alle donne e agli uomini a bordo della nave Diciotti, noi non giocavamo a braccio di ferro col Ministro Salvini. Mai abbiamo pensato che il nostro stare lì fosse soltanto l’espressione politica dell’opposizione alle scelte del Governo. Se così fosse stato avremmo dovuto avallare che tenere ostaggio delle persone, causando malattie e sofferenze, potesse essere una legittima scelta di un Governo.

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Fateli scendere.

La nave Diciotti a Catania. Salvini tiene in ostaggio centosettantasette persone, le associazioni in manifestazione chiedono che vengano fatte sbarcare. L’appello: Da molti giorni 171 donne, bambini e uomini, fuggiti dalla miseria, dalla guerra e dai lager libici dove hanno subito le violenze dei trafficanti di esseri umani, si trovano sulla nave della Guardia Costiera italiana Diciotti. È inaccettabile la scelta del Governo italiano, e in particolare del Ministro dell’Interno Matteo Salvini, di impedire lo sbarco nel territorio italiano delle 171 persone stremate e in precarie condizioni di salute.

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