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Loro sono loro e noi non siamo un cazzo

G7 – Anche il Monastero dei Benedettini invaso dai Sette

Il Monastero dei Benedettini di Catania, uno dei luoghi più belli e affascinanti della città, è sede del Dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Catania, ogni giorno è affollato da centinaia di studentesse e studenti che seguono le lezioni, affrontano gli esami, studiano e vivono la vita universitaria.

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Lo scorso 17 maggio, come riportato da Meridionews, un avviso ufficiale dell’Ateneo comunica la sospensione delle attività didattiche e la chiusura della sede nel giorno 26 maggio: “si comunica che venerdì 26 maggio 2017 non sarà possibile accedere al Monastero dei Benedettini per urgenti e improrogabili interventi di manutenzione straordinaria e pertanto tutte le attività saranno sospese per l’intera giornata”.

Gli urgenti e improrogabili interventi di manutenzione straordinaria sono in realtà la visita dei coniugi dei Capi di Stato del G7 che si tiene a Taormina. Probabilmente il Rettore dell’Università, il capo del dipartimento e il corpo docente hanno provato imbarazzo a interrompere il pubblico servizio per via di una visita dei coniugi di figure istituzionali. Meglio una bugia. Catania sarà interamente blindata. “Mogli e mariti di” si recheranno al Municipio in piazza Duomo per pranzare. Il Palazzo di Città, sede della rappresentanza democratica, verrà per l’occasione trasformato in sala banchetti per soggetti che, pur non ricoprendo alcuna carica istituzionale, si vedono trattati da “regnanti” per aver sposato una persona potente. Addio Repubblica. Anche al Comune interruzione di pubblico servizio. Poi tutti al Teatro Greco, per una passeggiata, con centinaia di poliziotti e militari.

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Comunque poco rispetto a ciò che sta avvenendo a Taormina, trasformata in base militare, con migliaia di soldati, scuole e ospedali chiusi, traffico bloccato, antenne disattivate, raccolta rifiuti sospesa e persino il cimitero blindato. Si dirà che giova al turismo. Vedere Melania Trump al Teatro Greco, il marito di Angela Merkel in piazza Duomo o la moglie di Macron al Municipio per loro sarà una bella cartolina per Catania. E questo giustificherà l’annullamento di qualsiasi valore democratico e repubblicano. Sarebbe bastato, qualora avessero davvero avuto bisogno di incontrarsi i presidenti di sette paesi tra l’altro neanche i più influenti e industrializzati, chiudersi in una base militare nel deserto o su una portaerei in mezzo al mare. Avrebbero protetto al meglio i governanti.
Invece hanno deciso di calpestare le persone e i territori, trasformare città e paesi in zone di guerra e i luoghi istituzionali in saloni delle feste. Il rispetto delle leggi, della decenza, della democrazia e della Repubblica contro l’aristocrazia interessano a noi, solo a noi. Quelli sono sette marchesi del Grillo, loro sono loro e noi non siamo un cazzo. Sindaco e Rettore non dovrebbero umiliare così tanto la città di Catania e l’Istituzione universitaria. Sarebbe il caso che rivedessero subito le loro scelte.

 

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