mercoledì, Aprile 24, 2024
-rete-PolisSocietà

Dieci cose da sapere sul nuovo appalto dei rifiuti a Catania

Privatizzazioni, subappalti, penali e differenziata. L’analisi di Catania Bene Comune.

Da oggi la pulizia della città e la raccolta dei rifiuti è gestita da nuove aziende private. E ci sono cose che abbiamo il dovere di sapere. Abbiamo svolto un accesso agli atti per conoscere fino in fondo come funzionerà il servizio, quali obblighi hanno le aziende, quali diritti hanno le cittadine e i cittadini:

1 – La privatizzazione. Per la prima volta nella storia di Catania il servizio sarà gestito al 100% da aziende private. Scompare la nettezza urbana comunale che gestiva il 25% del servizio sul territorio comunale. I circa settanta impiegati comunali addetti alla pulizia saranno collocati in diversi uffici. Nonostante le proposte di una gestione diretta da parte del Comune che avrebbe limitato gli interessi mafiosi nella gestione e che avrebbe fatto superare i problemi di gare deserte e ricatti delle ditte, l’Amministrazione Bianco ha deciso per la privatizzazione dell’intero servizio, con voto unanime del consiglio comunale non più in carica.

2 – L’appalto più grosso d’Italia. Catania è la più grande città d’Italia ad avere il servizio di pulizia e raccolta rifiuti gestito da privati. Roma, Milano, Torino, Palermo, Napoli, Genova, Bologna sono città dove il servizio è gestito dal pubblico (ci sarà un perché!). Pertanto l’appalto per la gestione dei rifiuti di Catania è il più importante d’Italia e il più ghiotto dal punto di vista economico.

3 – Il costo. Il costo per la gestione dei rifiuti e per la pulizia nel Comune di Catania è di circa 145mila euro al giorno. 4 milioni 350mila euro al mese. 52 milioni di euro l’anno. Tale costo è interamente coperto dalle tariffe, totalmente a carico delle cittadine e dei cittadini, senza alcun contributo statale o regionale. Il Comune riesce a riscuotere solo il 50% circa del dovuto. Il tasso di evasione è tra i più alti d’Italia. La proposta di una tariffa puntuale, legata al reddito e al livello di differenziata prodotta dalle singole famiglie non è mai stata accettata. La mancata riscossione della tassa sui rifiuti è una delle concause del dissesto finanziario del Comune.

4 – Proroghe e gare deserte. Da quasi quattro anni il Comune di Catania non riesce ad assegnare il servizio di pulizia e raccolta dei rifiuti tramite una gara d’appalto aperta al pubblico. Per quattro volte la gara per il servizio di durata settennale è andata deserta. Nell’assenza di un regolare appalto il Comune e la Prefettura hanno proceduto a proroghe al vecchio servizio IPI-Oikos (società entrambe commissariate), poi alla realizzazione di gare ponte per un numero limitato di giorni. La prima gara ponte è stata realizzata due anni fa e vi è stata una sola offerta presentata dalle società Senesi ed Eco.car. Il servizio sarebbe dovuto durare solo 104 giorni ma è stato prorogato quattro volte. Le aziende e alcuni funzionari comunali che hanno seguito le procedure dell’appalto sono oggi sotto processo. Per giorni l’ufficio del Ragioniere Generale è stato chiuso perché posto sotto sequestro dalla Direzione Investigativa Antimafia.

5 – Il nuovo appalto ponte. Nel maggio 2018 il Comune di Catania ha messo in atto una nuova una trattativa privata per la ricerca di aziende disponibili a svolgere un nuovo appalto ponte della durata di 130 giorni. Il nuovo appalto avrebbe dovuto seguire il nuovo piano d’intervento sui rifiuti approvato dal consiglio comunale e che tende verso la scomparsa dei cassonetti, la realizzazione di decine di ecopunti e la diffusione della differenziata porta a porta. La durata breve dell’appalto tuttavia ha fatto scomparire ogni miglioria dal capitolato speciale d’appalto che rimane sostanzialmente identico a quello redatto dall’amministrazione comunale nel lontanissimo 2004. Sono state contattate una trentina di aziende alle quali è stato chiesto di presentare un’offerta. Solo un’azienda ha presentato l’offerta: Dusty srl.

Qui tutti i documenti allegati: http://www.comune.catania.gov.it/EtnaInWeb/AttiWeb2018.nsf/$$OpenDominoDocument.xsp?documentId=5B30ADB7694BB87EC125829E002280DF&action=openDocument&newPage=SI

6 – La ditta vincitrice. L’azienda Dusty srl, di proprietà della famiglia catanese Pezzino – Magnano di San Lio, si è aggiudicata l’appalto con un ribasso dello 0,1% rispetto alla base d’asta. È l’ennesima volta che alle procedure di selezione del Comune si presenta una sola azienda con un’offerta sostanzialmente senza alcun ribasso. Su tale dinamica sono stati presentati svariati esposti alla Procura della Repubblica di Catania. Qui tutti i documenti allegati: http://www.comune.catania.gov.it/EtnaInWeb/AttiWeb2018.nsf/$$OpenDominoDocument.xsp?documentId=7AB918BF44B864D0C12582F60029E1FA&action=openDocument&newPage=SI

7 – Il subappalto. L’azienda Dusty non gestirà da sola il servizio. Il 26% del servizio ha infatti deciso di subappaltarlo a un’azienda milanese, Energeticambiente SRL. Energeticambiente è controllata al 100% da Aimeri ambiente, che a sua volta fa parte della holding Biancamano, una società per azioni tra le più grandi d’Italia a occuparsi di rifiuti. Energeticambiente si occuperà della pulizia e della raccolta di rifiuti in tutta la sesta municipalità nonché dello spazzamento meccanico della città.

Dusty ha deciso di avvalersi di un’altra società pure per le bonifiche da amianto, la Meta Service Srl di San Giovanni La Punta. Sulle modalità con le quali il Comune di Catania ha autorizzato il subappalto abbiamo chiesto chiarimenti al Segretario Generale del Comune e all’ANAC. Meridionews ha ricostruito il ruolo di queste due società, svelando anche le inchieste nelle quali sono coinvolte: https://catania.meridionews.it/articolo/69407/parte-il-nuovo-corso-dei-rifiuti-due-societa-con-dusty-dal-subappalto-alle-inchieste-fra-calabria-e-romagna/

8 – Lavoratrici e lavoratori. Come obbligo del Capitolato d’appalto sono stati assunti tutti i lavoratori prima impiegati dalle aziende che gestivano il servizio di raccolta e pulizia. In più, sempre come obbligo del capitolato d’appalto, sono stati assunti con contratti a tempo indeterminato i lavoratori del cosiddetto bacino prefettizio. Circa 100 lavoratori che hanno lavorato a intermittenza nella raccolta dei rifiuti. È ancora aperta la trattativa per l’assorbimento di altri lavoratori che fornivano servizi ausiliari nella gestione comunale della raccolta e della pulizia. Una trattativa complicata anche in funzione del fatto che l’azienda per la quale lavorano è stata al centro di scandali giudiziari legati alle infiltrazioni mafiose nel business dei rifiuti. Dusty nell’offerta tecnica presentata al Comune si è impegnata a impiegare 709 lavoratrici e lavoratori.

9 – La differenziata. Attualmente il Comune di Catania riesce a raccogliere circa il 7% di rifiuti differenziati. Il tasso più basso della Sicilia e tra i più bassi d’Italia. Il Capitolato d’appalto del nuovo servizio obbliga l’azienda a raggiungere il 17% di differenziata nel primo anno di svolgimento del servizio, il 34% nel secondo anno, fino ad arrivare al 65% entro i sette anni. Tuttavia trattandosi di un appalto ponte tale percentuale è da ricondurre ai soli 130 giorni di servizio. L’articolo 9 del Capitolato d’appalto indica che l’Appaltatore dovrà comunque conseguire i seguenti obiettivi in quota parte del servizio proposto in 130 giorni”. Ciò vuol dire che nei 130 giorni Dusty srl dovrà raggiungere il 5,7% di differenziata. Un obiettivo misero e al di sotto della quota di differenziata già raggiunta. Al fine di migliorare l’offerta Dusty nell’offerta tecnica ha assunto l’impegno di raggiungere tale obiettivo in 120 giorni invece che in 130 ma ha aggiunto una postilla. “Gli obiettivi potranno essere traguardati solo se il Comune avvierà tutte le attività di verifica e controllo nonché un’intensa repressione degli utenti inadempienti”.

Per ciò che riguarda invece il servizio di raccolta “porta a porta” esso riguarderà esattamente le stesse zone nelle quali è già stato attivato: non è previsto alcun incremento.

Questi sono gli obblighi assunti formalmente da Dusty srl. In conferenza stampa titolari dell’azienda e amministrazione comunale hanno lanciato l’obiettivo di raggiungere il 30% di raccolta differenziata entro l’anno: un traguardo estremamente positivo per il quale dobbiamo tutte e tutti impegnarci.

10 – Le penali. Tutte le penali che il Comune di Catania può applicare a Dusty sono elencate all’articolo 10 del Capitolato d’appalto. Ogni inadempienza può essere segnalata da ogni cittadina o cittadino alla direzione ecologia e ambiente del Comune o ai vigili urbani.

Il Comune di Catania deve notificare all’azienda i disservizi o le inadempienze rilevate. Dusty avrà la facoltà di presentare controdeduzioni e memorie giustificative o difensive entro tre giorni dal ricevimento della notifica. Trascorso tale termine senza riscontro od in caso di riscontro non giustificante il disservizio o l’inadempienza, verrà applicata la penalità in base all’inadempienza rilevata. Ogni mese il Comune decurterà dalla somma destinata alla ditta l’importo delle penali. Qualora la penalità sia pari o superiore al 10% dell’importo complessivo di aggiudicazione, è

facoltà del Comune risolvere il contratto stipulato. Alcuni disservizi dovranno essere risolti entro 8 ore dalla segnalazione del Comune, in caso di mancata risoluzione entro le 8 ore viene applicata un’ulteriore penalità di importo pari a quella applicata a seguito della rilevazione del disservizio.

Qui alcuni disservizi e le relative penali:

per ogni inadempienza agli obblighi in materia di salute e sicurezza dei lavoratori € 2.500,00; per ogni mancata informazione all’utenza circa eventuali modifiche del giorno o degli orari di servizio 1.000,00; per ogni giorno di mancato servizio di raccolta porta a porta 500,00; per mancato ritiro di ingombranti 500,00; per irregolare raccolta delle frazioni dei rifiuti con conseguente miscelamento, per ogni mancata o irregolare consegna al CCR o all’impianto (per ogni accertamento) 5.000,00; per mancato o parziale spazzamento (per ogni strada – o via, piazza, ecc. – non spazzata) 300,00; per ogni ora di ritardo rispetto al termine di 6 ore previsto per il completamento dell’intervento di raccolta di siringhe o carcasse animali 100,00; per mancato o parziale lavaggio stradale (per ogni strada – o via, piazza, ecc. -non lavata) 500,00; per ogni ora di ritardo rispetto al termine di 24 ore previsto per il completamento dell’intervento di raccolta rifiuti abbandonati di qualsiasi genere 300,00.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *