Mafie in Europa
Era il 1962 quando il matematico statunitense Edward Lorenz studiò ed elaborò il cosiddetto “effetto farfalla”, probabilmente ispiratosi ad “A Sound of Thunder”, racconto di Ray Bradbury.
Leggi tuttoEra il 1962 quando il matematico statunitense Edward Lorenz studiò ed elaborò il cosiddetto “effetto farfalla”, probabilmente ispiratosi ad “A Sound of Thunder”, racconto di Ray Bradbury.
Leggi tuttoCon il Juju, rito presente nella cultura religiosa nigeriana, ogni ragazza prometteva di pagare i soldi del viaggio ai trafficanti, una volta arrivati in Europa. Di pagarlo interamente. Altrimenti lei e la sua famiglia sarebbero impazziti oppure morti. Debiti che vanno dai 20 ai 70mila euro.
Leggi tutto“Europa , cosa ti è successo?”, ha chiesto ai leader della UE Papa Francesco. È questo anche il mio grido di dolore. Purtroppo non naufragano solo i migranti nel Mediterraneo, sta naufragando anche l’Europa come “patria dei diritti”.
Per me è in ballo il Vangelo di quel povero Gesù di Nazareth: “Ero affamato, assetato, forestiero…”. È quel Gesù crocifisso, torturato e sfigurato che noi cristiani veneriamo in questi giorni nelle nostre chiese, ma che ci rifiutiamo di riconoscere nella carne martoriata dei nostri fratelli e sorelle migranti. È questa la carne viva di Cristo oggi.
Chi ricorda Ebrima Sanko? O i ventuno iracheni e iraniani che vagavano sette Natali fa nei dintorni della stazione di Vasto-San Salvo? O quel curdo imbarcato dalla Grecia, per migliaia di chilometri aggrappato al telaio?
Leggi tuttoIl Regolamento di Dublino stabilisce che il migrante deve rilasciare la propria impronta digitale nel primo Paese di cui varca la frontiera. Rilasciare l’impronta digitale significa richiedere automaticamente l’asilo. Questo designa la responsabilità di accoglienza del tale Paese e, di conseguenza, la forzata permanenza del migrante in esso. Rifiutarsi di rilasciare l’impronta significa diventare automaticamente clandestino.
Leggi tuttoSono tanti gli appelli e i cortei organizzati nelle ultime settimane in tante città: per stare a fianco dei migranti, per vedersi nei porti, farsi sentire. Fermare il genocidio nel Mediterraneo. Pretendere responsabilità dai governi. Il presidio che si è tenuto la mattina del 22 luglio alla Vecchia dogana di Catania è solo l’ultimo, ma ci saranno altre occasioni, in tante città italiane, come il Festival di Riace che si terrà dal 3 al 6 agosto proprio nel paesino calabrese.
Leggi tuttoTroviamo insieme forme e modi per far sentire nelle nostre città, davanti alle prefetture, ai porti, la voce troppo spesso rimasta isolata di chi non vuole essere ancora complice di ulteriori misfatti. Verrà presto il tempo delle decisioni politiche, nazionali e dell’Unione, verrà la necessità di uscire da un approccio emergenziale e proibizionista che porta soltanto a riempire ogni giorno sempre di più quella fossa comune che è oggi il Mediterraneo Centrale. Ma oggi, qui e ora, dobbiamo decidere, anche individualmente, da che parte stare.
Leggi tuttoLa Grecia si presenta così, a pezzi, divisa in isolotti pieni d’alberi: da lontano le punte dei rami, tutte unite, creano una linea morbida e confusa che separa il verde scuro delle piccole foreste dall’azzuro chiaro del cielo. È l’alba e il sole fatica a risalire le colline sopra Igumenitsa, mentre la nave si avvicina al porto.
Leggi tutto“Non possiamo ogni volta – ha dichiarato nell’ultimo vertice la cancelliera Merkel – rimettere tutto in discussione; le regole UE per la ristrutturazione e la ricapitalizzazione delle banche offrono un adeguato margine di manovra per le emergenze affrontate dagli Stati membri”. Ma se le banche italiane dovessero – come si dice in gergo bancario – “esplodere” le conseguenze potrebbero causare una scossa simile alla crisi del 2011.
Leggi tuttoNon funziona proprio più, l’Europa ufficiale. Chiacchiere, banche e sacrifici ineguali. Sta facendo più danno, all’idea di Europa, di qualunque altra cosa. Eppure di Europa abbiamo più bisogno che mai. La Francia non è più una nazione, è – nell’epoca delle Cine e delle Indie – semplicemente una città-stato. E così l’Italia, la Germania, l’Inghilterra. O uniti o niente. E uniti non vuol dire solo euro, ma proprio uno stato comune.
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