venerdì, Ottobre 4, 2024
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Tutti a Paternò!

Paternò, in provincia di Catania, è il paese d’origine di Ignazio La Russa, il Presidente del Senato. Feudo politico della destra, La Russa comanda da sempre, influenzando ogni istituzione, dal Municipio alla caserma dei Carabinieri.

Succede che il circolo locale del Partito Democratico, alla luce delle dichiarazioni del Presidente del Senato sui fatti di via Rasella, l’attacco dei partigiani contro gli occupanti nazisti del 23 marzo 1944, decide di organizzare un flash mob, in programma per domenica 23 aprile, contro il revisionismo storico, per onorare la memoria dei partigiani, in occasione delle commemorazioni per il 25 aprile, giorno della liberazione.

La sezione del Pd stampa i manifesti e li affigge in città: un grande papavero rosso, la scritta “la storia non si cambia, si studia” e l’invito a portare in piazza un libro di storia da regalare a Ignazio La Russa, Presidente del Senato.

Un’iniziativa pacifica, niente di male. Ma non per il Sindaco di Paternò Nino Naso, che emana un’ordinanza che obbliga gli uffici comunali “a oscurare, con decorrenza immediata, i manifesti del partito democratico affissi negli spazi pubblici, in quanto altamente lesivi e denigratori nei confronti del Presidente del Senato”.

Sapete che c’è? Che adesso a Paternò ci andiamo tutte e tutti. Che così non ci potranno oscurare. Sarebbe importante che domenica mattina a Paternò venisse anche il Prefetto, a far capire da che parte stanno le nostre istituzioni democratiche nate dalla Resistenza.

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