lunedì, Dicembre 9, 2024
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accadrà ieri

 

“Lavorano

E DANNO UNA MANO”

Il 14 giugno, in occasione del conve­gno “Immigrazione: una sfida e una necessità”, il presidente della Repub­blica Giorgio Napolitano sottolinea che i cittadini stranieri che vivono in Italia sono una componente essenziale dell’economia e della società. Nel suo intervento il capo dello Stato richiama le istituzioni ad un costante impegno per favorire pienamente l’integrazione, e i mezzi di comunicazione a dare un’informazione corretta sulle notizie che riguardano l’immigrazione, per evitare episodi di intolleranza.

Niente panchine

PER GLI IMMIGRATI

Nelle stesse ore l’opposizione di centrosinistra del comune di Terno d’Isola, in provincia di Bergamo, de­nuncia la rimozione di due panchine che si trovavano davanti a un kebab perché utilizzate da immigrati. Da par­te sua il sindaco leghista, Corrado Cen­turelli, nega intenti discriminatori: «Le due panchine si trovavano in un punto in cui la piazza si restringe. E spesso il ritrovo di un gruppo di immigrati im­pediva il passaggio delle persone».

La sanatoria

DELL’AMERICA DI OBAMA

Il giorno dopo, il 15 giugno, il presi­dente Usa Barack Obama annuncia l’arrivo di una sanatoria che metterà in regola circa 800mila immigrati. La Casa Bianca ha infatti deciso di conce­dere il permesso di soggiorno a chi è entrato illegalmente negli Stati Uniti entro il 16esimo anno di età, ed ha vissuto in uno stato di semi-clandestinità senza avere problemi con la legge. Secondo il quotidiano Washington Post, la decisione avrà un impatto diretto su circa 800mila persone. Tuttavia la procedura non darà diritto a ottenere la cittadinanza americana, ma consentirà solo di lavorare in modo legale, rimanendo per un tempo prolungato nel paese.

Salvagente?

NON CE N’E’

Il 19 giugno al largo delle coste pu­gliesi vengono tratti in salvo quattro migranti che si trovano su un motosca­fo in procinto di affondare. Alcuni di loro sono afgani: hanno pagato 4.000 euro per arrivare in Grecia e altri 3.500 per arrivare in Italia e da qui in Europa centrale. Solo un naufrago, un tunisino di 41 anni, indossa il giubbotto di sal­vataggio. Più tardi i suoi compagni di viaggio lo accuseranno di essere lo scafista, e in quano tale responsabile della scomparsa di altri 6 persone che viaggiavano sul motoscafo.

Nel bel mare

DI SICILIA

Il 20 giugno 62 migranti provenienti da Somialia, Eritrea, Pakistan, Afgha­nista e Bangladesh vengono abbando­nati dagli scafisti sull’Isola delle Cor­renti, di fronte Capo Passero. Tutti i componenti del gruppo, che hanno rag­giunto la terraferma a nuoto, sono in buone condizioni di salute.

Morire

DI NASCOSTO

Non sono altrettanto fortunati i 18 migranti pachistani che quello stesso giorno cercavano di arrivare in Italia nascosti sotto alcuni tir parcheggiati nel garage di un traghetto proveniente dalla Grecia e diretto ad Ancona. A causa del caldo di questo periodo, uni­to a quello sprigionato dai motori della nave, due di essi vengono ritrovati morti mentre tre vengono ricoverati in coma.

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