venerdì, Aprile 26, 2024
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Quarto Stato, un voto di coscienza

Tante volte, da questo foglio, ci siamo appellati al popolo di San Cristoforo e degli altri quartieri  affinché si rifletta prima di andare a votare.

Infatti, in occasione delle elezioni che ci dovrebbero dare un nuovo sindaco e un nuovo consiglio comunale, rilanciamo un appello a tutti e tutte voi affinché prima di votare riflettiate!

Noi non siamo certo qui per indicarvi chi votare, ma semmai per ricordarvi chi fino ad oggi ha governato Catania, come l’ha amministrata e sopratutto cos’ha fatto per i nostri quartieri.

Abbiamo avuto negli anni ’90 il sindaco Bianco, seguito da momenti di crisi politica. Poi è arrivato Scapagnini e poi Stancanelli.

Tutti hanno contribuito al disastro economico, ai “comitati d’affari”, al clientelismo, attraverso i consulenti superpagati o peggio alle connessioni tra mafia e politica.

Insomma, una mala politica  che ha amministrato con atti di “facciata” senza mai risolvere i problemi della giustizia sociale, del lavoro, di come conservare il territorio e l’ambiente, mapensando  piuttosto a come cementificare sempre di più attraverso varianti del piano regolatore, che questa città peraltro non ha mai avuto. L’hanno fatto, favorendo gli amici degli amici e i privati, attraverso i “progetti di finanza”o con appalti poco trasparenti.

Tutto questo, dimenticando, il popolo dei quartieri popolari e delle periferie.

La loro presenza in questi territori è stata costante solo durante le campagne elettorali, affidandola ai “capibastone” o allo scambio di voti per un “pacco di pasta”, speculando sulla vostra povertà.

Oggi questi vecchi e consumati politici si fanno passare per “il nuovo che avanza”!

Unica novità – che non vuol dire necessariamente progresso, ma staremo a vedere! – è il movimento cinque stelle. Leggiucchiando qua e là i loro programmi, più o meno sono uguali. Poco si parla di quartieri, di lotta alla corruzione e alla mafia, che sono i mali assoluti che distruggono il nostro vivere civile.

Secondo noi, e con i dovuti distinguo, nessuna di queste formazioni politiche ha un vero progetto politico, nessuna ha adottato una vera politica che venga dal basso, nessuna ha adottato una vera democrazia partecipata. Non vi ha chiesto, cioè cosa vogliate realmente per il vostro quartiere.

Se ci avessero chiesto un parere, avremmo risposto:

Vogliamo la riqualificazione urbanistica del nostro quartiere, vogliamo un’economia sostenibile, rivolta alle attività turistiche e in particolare al parco archeologico (che potrebbe dare molto lavoro a giovani e disoccupati), vogliamo il recupero di tutte mestieri artigianali che con l’apprendistato potrebbero reclutare i tanti adolescenti che non lavorano e non vanno a scuola, e finiscono in preda alla manovalanza mafiosa. Vogliamo il recupero delle piazze – costruite e abbandonate allo spaccio – per renderle fruibili alle famiglie, agli anziani e ai bambini che non hanno spazio per i loro giochi e per una sana crescita.

Allora, uomini e donne di San Cristoforo, quando entrerete nella cabina elettorale riflettete!

Pensate non solo al vostro bisogno, pensate e votate per una intera collettività, perché essa si esprima come una sola voce, che urli democrazia, costituzione, e un forte no alla mafia e all’ingiustizia sociale, che genera la crisi che stiamo attraversando.

salvatore.ognibene

Nato a Livorno e cresciuto a Menfi, in Sicilia. Ho studiato Giurisprudenza a Bologna e scritto "L'eucaristia mafiosa - La voce dei preti" (ed. Navarra Editore).

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