mercoledì, Dicembre 11, 2024
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Puliamo i quartieri dal degrado e dalla cattiva politica

Catania. Negli antichi e storici quartieri degli Angeli Custodi e San Cristoforo, discariche e aree abbandonate proliferano con il silenzio complice di un Comune indifferente, che non dà risposte

DISCARICA DI VIA ZURRIA (QUARTIERE ANGELI CUSTODI)

È compreso tra Via Zurria, Via Cristoforo Colombo e Via Marano. Si tratta dell’ennesima costruzione iniziata e mai finita. Doveva diventare un parcheggio multipiano. I lavori sono fermi da anni, a causa di un contenzioso tra le ditte, incaricate della realizzazione, e una controllata di Acqua Marcia S.P.A., il cui ex presidente, Francesco Bellavista Caltagirone, è sottoposto alla misura della custodia cautela in carcere perché imputato per truffa aggravata ai danni dello Stato, nell’ambito dell’inchiesta sul porto turistico di Imperia. Lo spettacolo offerto agli abitanti è imbarazzante. Nel cantiere si scarica, illegalmente, materiale di risulta dell’edilizia e alcuni abitanti vi gettano ogni sorta di rifiuto.

In tale contesto di degrado, i fruttivendoli di via Marano si sono impadroniti dell’unica costruzione coperta, all’interno del cantiere, destinandola a deposito della frutta e garage. Il proprietario di un immobile confinante ha, invece, allestito un balconcino sul tetto del “deposito dei fruttivendoli”.

Il Comune ha dichiarato che la messa in sicurezza del cantiere spetta alla proprietà dello stesso. L’Acqua Marcia, alla nostra redazione, ha affermato che, nel più breve tempo, vi provvederà.

Mentre eseguivamo il sopralluogo, un abitante del quartiere ci ha detto:

«Questa situazione dura da più di due anni. Ora ci sono topi, muschitti e gatti».

– In effetti la recinzione non è sicura…

«Siccome io sono un po‘ malandrina sai che farei: io sti cosi i pigghiassi e li butterei tutte là sotto».

– Ma non è pericoloso per i bambini che giocano? E per le macchine che passano? Avete fatto la domanda al Comune per mettere in sicurezza?

«Abbiamo fatto tutto, e non fanno niente».

– È vero il Sindaco ha detto che non è di competenza del comune.

«Allura è inutile che andiamo al Comune».

– Sotto il manufatto di cemento che ci fanno quella macchina e quelle cassette della frutta? Cos’è un deposito?

«Sì lo sappiamo, abbiamo fatto le denunce ed è venuta la polizia. Hanno cominciato con questo schifo quelli della frutta. Lo utilizzano come magazzino e la frutta marcia, la munnizza e tutte cose le buttano qua. Lo abbiamo detto ai fruttivendoli. È venuta la polizia e hanno chiuso i cancelli, e pensavano che la situazione si fosse risolta. Ma appena la polizia ha furiatu l’angolo, chiddi rapenu regolarmente e questo posto la stanno utilizzando anche come garage.

Mettono macchine. Hanno fatto quello che hanno voluto questi della frutta».

– Ma oltre all’immondizia e alla frutta gettano anche materiale di risulta dell’edilizia?

«Si, si si si si, vengono con i camion e scaricano regolarmente… L’altro giorno è venuto il presidente della Municipalità e ha minacciato di chiudere il cancello con un catenaccio a costo di non far usare più la piscina se non si mette tutto in sicurezza. Io abito qua sopra e mi vedo ogni giorno questi “spettacoli”. Stu fetu e sta munnizza chiamunu i muschi di settembre che mi parunu kiu spacciati di l’autri…».

* * *

Lo stato del cantiere è balzato, dopo anni, agli onori della cronaca dopo alla denuncia dell’On. Licandro. É scoraggiante che la politica si accorga dell’esistenza dei quartieri popolari solo all’approssimarsi delle elezioni,e nella fattispecie uomini di sinistra che se ne servono come strumento di propaganda contro l’Amministrazione Comunale. Lungi dal difendere l’operato di un’Amministrazione che tanto non ha fatto per la città, pretendiamo una politica che realmente urli, si batta, s’incateni e chiuda cancelli, per 365 giorni l’anno, per garantire l’interesse comune.

AREA VERDE ATTREZZATA DI VIA DE LORENZO (QUARTIERE SAN CRISTOFORO)

Dalla mano di Melissa la piccola luma­ca viene posata su quello che doveva es­sere un prato.

Sarebbe stato un bel prato, tanto da in­vitarti a sdraiarti odorando i profumi del­la campagna. Il ritratto appena de­scritto potrebbe farci pensare che ci tro­viamo in aperta campagna o sulla nostra bellissima Etna, e invece no, ci troviamo nell’”area verde attrezzata” di via De Lo­renzo nel quartie­re di San Cristoforo, Ca­tania.

In questo luogo qualche anno fa il co­mune di Catania progettò nell’ambito del Piano integrato per San Cristoforo Sud un’”area verde attrezzata” con parco gio­chi e addirittura degli avveneristici pan­nelli solari che servivano all’automante­nimento energetico. Ma come ormai è di abitudine tutto ciò che viene progettato, appaltato e costruito con i soldi pubblici sistematicamente viene abbandonato, un po da per tutto nella città ma soprattutto nei quartieri popolari e così anche a San Cristoforo.

Piazza don Puglisi, Piazza don Bono­mo e l’”area verde attrezzata” di via De Lorenzo, dove il 29 settembre Legam­biente ha scelto per la giornata “Puliamo il mondo” e per la prima volta il nostro quartiere.

I volontari di Legambiente, il GAPA, e una classe della scuola elementare Cesa­re Battisti accompagnata da un insegnan­te, un netturbino del comune di Catania, gli abitanti della zona e perfino il parroco di San Cristoforo don Ezio, si sono at­trezzati di guanti, sacchetti, scope, zappe e zappette per pulire un luogo del tutto abbandonato e vandalizzato. Così con le carriole si sono tolte panchine e tavoli di­velti, una grande quantità di plastica, enormi siringhe utilizzate per dopare i cavalli sfruttati per le corse clandestine, tagliata l’erbaccia e cancellata un’oscena svastica e croce celtica dalle pareti del parco e infine piantato qualche pianta qua e là. Tutto questo fra i nitriti dei ca­valli che sono rinchiusi nelle stalle abusi­ve a pochi metri dal parco.

Ma leggiamo cosa hanno risposto alle nostre domande alcuni abitanti della zona.

Sig. G: «Iu staiu cà da 3000 anni!… e chi ci mannu ca’ i me figghi a’ jucari… sta schizzannu lei?»

– Ma se fosse curato li manderebbe?

Sig. G.: «cettu fussi n’autra cosa!».

– E in questo caso gliel’avrebbe detto a quelli delle stalle abusive di andare via da qua

Sig. G.: «A’ cu i’ ssicuta chisti cà? Pi non parrari di chiddi ca trasunu chi moti pi fari motocross».

– Lei non sapeva di questo posto? Lo conosceva?

Netturbino sig. A: «Cettu… ju nascii cca!»

– I suoi colleghi non sanno che do­vrebbero venirea pulire anche qui?

Netturbino sig. A: «Ora c’è il coordi­natore, parli con lui!»

– E il coordinatore non sa di questa situazione

Netturbino sig. A: «Cettu… non lo so, penso di si…»

* * *

Perché non riusciamo a tenere pulito un bene comune? Perché chi dovrebbe controllare e pulire abbandona all’illega­lità, allo spaccio e al vandalismo? Perché gli abitanti devono avere paura di portare a giocare i loro figli in questo luogo? Op­pure a godere il piacere di una bella gior­nata all’aria aperta? Perché è questo quello che succede nelle piazze e in que­sto parco a San Cristoforo. Eppure se an­date sul sito del comune di Catania sem­brano dei luoghi magnifici.

Chiaramente chi ci governa dà la colpa di tutto questo agli abitanti: “Sono igno­ranti, sporchi, non si meritano niente!”. Secondo noi questi luoghi sono stati pro­gettati da una richiesta clientelare che viene dalla cattiva politica per appaltare, per agevolare imprese ed aziende e ordi­ni professionali.

Le gettate di cemento che i nostri ar­chitetti chiamano “giardini minerali” e tutto questo giro di affari poco trasparen­ti solo per un consenso elettorale e in più nella fattispecie per il “Piano integrato San Cristoforo Sud” si è disatteso il Pia­no originale imposto dalla Comunità Eu­ropea.

Persino Piazza don Bonomo di fronte all’oratorio è stata vandalizzata e abban­donata a se stessa, così come via delle Salette che doveva essere area pedonale e lo è stata solo per due mesi.

Anche se per piazza Don Bonomo il presidente della I municipalità, Carmelo Coppolino, c’informa che il consiglio di quartiere ha dato disposizione affinché si pulissero i muri della piazza. Nello stesso giorno a pochi passi da dove i cittadini pulivano e risistemavano l’”area verde attrezzata”, il personale e i volontari montavano gazebi e fronzoli vari per ren­dere “più bello che mai quel luogo” e magari qualcuno avrà detto agli spaccia­tori della zona: “pa sta sira e dumani non dovete venire, ni vieni a’ truvari u’ sinda­cu!”.

Infatti il pomeriggio del 29 arriva il sindaco di Catania, i rappresentanti della Provincia le ACLI, i rappresentanti dell’Ateneo catanese e i parroci delle chiese della I municipalità per inaugurare la fiera dell’artigianato promossa dai sa­lesiani e dalla “Fondazione per il Sud”, ma tutto con un sapore, visto il periodo, di campagna elettorale. Dobbiamo pensa­re che anche fra le piazze “ci sono figli e figliastri”.

Un pensiero su “Puliamo i quartieri dal degrado e dalla cattiva politica

  • sono la nipote di Don Bonomo mi dispiace apprendere che la piazza dedicata a mio zio subisce il degrado vorrei poter fare qualcosa mio zio è un Santo in paradiso e prega per tutti noi sempre.

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