mercoledì, Dicembre 10, 2025

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Emigranti. Vacilla il muro di Dublino

Il Regolamento di Dublino stabilisce che il migrante deve rilasciare la propria impronta digitale nel primo Paese di cui varca la frontiera. Rilasciare l’impronta digitale significa richiedere automaticamente l’asilo. Questo designa la responsabilità di accoglienza del tale Paese e, di conseguenza, la forzata permanenza del migrante in esso. Rifiutarsi di rilasciare l’impronta significa diventare automaticamente clandestino.

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L’umanità a Lampedusa

“Continueremo il nostro sciopero della fame nonostante lo stato di salute difficile di alcuni scioperanti della fame che sono stati portati all’ospedale. Questo è un grido contro coloro che sono ingiusti nei nostri confronti, coloro che ci hanno dimenticati, quelli che ci hanno spinto a prendere le navi della morte e quelli che violano le convenzioni internazionali. Siamo vittime delle politiche economiche e sociali mondiali…”.

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Un giorno sul confine

Da Ventimiglia a Taranto sono 1188 km (fonte: Google Maps), e quasi ventiquattro ore di viaggio (in bus). Una volta arrivati, viene chiesto ai migranti di depositare la domanda d’asilo; per chi si rifiuta quella è la porta, cioè un viaggio estenuante, che può durare settimane, fino alla casella di partenza, Ventimiglia.

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Il Brasile di Temer

Una nuova colonizzazione per essere meri esportatori di commodities invece di creare le condizioni per trasformarle direttamente nello stesso Brasile. Questo fa sì che l’attuale presidente e il suo governo siano dei venditori ambulanti delle ricchezze del loro paese, indifferenti alla sorte di milioni di brasiliani che dalla povertà dignitosa stanno cadendo sempre più nella miseria e dalla miseria nell’indigenza.

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Scampia in corteo con i rom

Sono passati vent’anni dallo sgombero di via Zuccarini; le amministrazioni comunali sono cambiate, i rom sono parte del territorio, molti di loro sono cittadini italiani; la maggioranza è nata qui, e anche i più scettici tra gli interlocutori accettano ormai il fatto che non si tratti di “nomadi” ma di cittadini che da tempo provano a inserirsi nei circuiti scolastici, lavorativi, dei servizi pubblici, con la fatica di chi parte con molte penalizzazioni e un deficit di diritti umani.

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G20 Amburgo – Liberi subito

Facciamo appello ad artisti, gruppi musicali, attori, registi, scrittori  e altre personalità a firmare questo appello, affinché non ci si dimentichi di chi da due mesi è in carcere ad Amburgo, subendo una stretta repressiva solo perché ha manifestato il proprio dissenso ai 20 “potenti della terra”. Per aderire, inviare una mail a nog20liberi@gmail.com

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