venerdì, Dicembre 5, 2025
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Catania. L’Antico Corso ha bisogno di tutte noi!

Un progetto di democrazia partecipata per lanciare un segnale a istituzioni colpevolmente assenti.

Alla fine di via Torre del Vescovo c’è la casa del boss mafioso Massimiliano Salvo. L’immobile fa parte di un grande condominio dell’Istituto Autonomo Case Popolari. Prima che lo arrestassero un sofisticato sistema di telecamere distribuito in tutta la via consentiva di controllare chi si avvicinava. Cavi e telecamere, non proprio nascosti, sono ancora ben visibili. Tutto questo di fronte al Bastione degli Infetti, formidabile sito archeologico. Andando verso il Monastero dei Benedettini, costeggiando le antiche mura volute dall’imperatore Carlo V, c’è una piccola scala che conduce al cortile Cacia: spazio pubblico inaccessibile. Lì lo Stato ha deciso di cedere il controllo del territorio ad altri. La stessa cosa succede poco più avanti, in via Pozzo Rotondo, accanto al Liceo Classico Spedalieri: ricettacolo di bracieri, monopattini rubati e carcasse di ogni tipo di veicolo. Quell’area sarebbe pubblica, una parte farebbe parte del sito archeologico dell’antico Bastione, ma altri ne detengono il controllo. Continuando, di fronte via Pozzo Rotondo, c’è il vecchio ospedale Santo Bambino. Nel suo reparto maternità è nata buona parte del quartiere. C’era un magnifico giardino, adesso completamente abbandonato. Superato il liceo Spedalieri e imboccata via Osservatorio, c’è piazza Vaccarini: un enorme parcheggio adagiato su uno dei più importanti siti Unesco della città. In fondo alla piazza una via, trasformata in discarica abusiva e zona di spaccio, collegherebbe il Monastero dei Benedettini all’ospedale Vittorio Emanuele, ma anche quella strada è governata da altri.

Se dalla Torre del Vescovo ci si dirige, invece, verso via Plebiscito, lo spettacolo è ancora più inquietante. All’angolo tra la via Antico Corso e via Plebiscito c’è un ristorante, ospitato in un immobile dell’Istituto Autonomo Case Popolari, che nell’arco degli anni è stato ripetutamente chiuso e multato. Seduto ai tavoli, col piglio di chi possiede tutto, c’è quasi sempre Antonino Arena, detto “Nino u’fungiuto”, ritenuto dalla magistratura al vertice del clan mafioso dei cursoti. Fu lui a occupare abusivamente il sito archeologico presente di fronte al ristorante, una tomba romana del II secolo, trasformata in deposito di sedie, tavoli e immondizia. I titolari, ufficiali e fittizi, del ristorante si sentono così tanto padroni della strada, da aver chiamato qualche settimana fa, senza alcuna autorizzazione, alcuni operai per far riasfaltare il tratto occupato dai tavolini. Alla luce del sole, senza che nessuno intervenisse.

Nonostante tutto questo c’è chi resiste. Ostinatamente da più di vent’anni il Comitato Popolare Antico Corso, si prende cura del quartiere. Le attiviste e gli attivisti che lo animano sono continuamente presi di mira da minacce e intimidazioni ma non hanno mai avuto intenzione di fermarsi. Alla mafia rispondono con il doposcuola, il teatro, lo spaccio di libri, la valorizzazione del patrimonio storico e culturale, con i festival del disegno, con il recupero dei luoghi, degli spazi verdi, dei siti archeologici. Negli ultimi anni il Comitato ha incontrato nuovi compagni di strada e di lotta. Innanzi tutto l’Arci e Officine Culturali. Lì, insieme, in trincea, col sorriso e con mille idee.

Oggi abbiamo bisogno di ognuna e ognuno di voi. C’è l’opportunità che qualcos’altro cambi all’Antico Corso, che altri territori in mano alla mafia vengano liberati. Il pretesto è un progetto presentato al Comune, nell’ambito dei finanziamenti per la democrazia partecipata, volto a riqualificare tutte le zone abbandonate del quartiere: da via Antico Corso a piazza Vaccarini.

Non è certo risolutivo ma potrebbe essere un grande segnale: trasformare le zone limitrofe al Liceo Spedalieri in spazi verdi pedonali curati; trasformare piazza Vaccarini da parcheggio ad area gioco per le ragazze del quartiere. Un altro piccolo passo in avanti.

 

Ognuna e ognuno di noi può votare il progetto “Tre goal all’Antico Corso” e aiutarci in questa battaglia. Servono solo pochi secondi.

Clicca qui per accedere alla pagina delle proposte progettuali 2025: 

  1. Scorri la pagina fino in fondo e clicca su “Vota il progetto”

  2. Accedi al portale con SPID o CIE (possono votare tutte le persone residenti a Catania a partire dai 16 anni)

  3. Clicca su “Procedi all’inserimento di una nuova richiesta”

  4. Seleziona il progetto che vuoi venga realizzato, ovvero “Castro Salvatore – Tre goal per l’Antico Corso”.

  5. Clicca su “Invia”.

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