domenica, Dicembre 1, 2024
EconomiaTecnologia

Arrivano i bit-Paperoni

Il successo della moneta elettronica porta con sé i primi inconvenienti. Esempio: chi controllerà i milionari in bitcoin?

Un rapido giro d’orizzonte sul mondo della moneta elettronica. Cominciamo con la notizia più importante, la conferenza annuale degli sviluppatori e utilizzatori.

La Bitcoin Conference di quest’anno si fa a Londra, il 15 e 16 settembre (Hotel Imperial, Russell Square). L’anno scorso era stata scelta Praga, in quando soluzione economica, e non si era sicuri della piena riuscita dell’evento. Ma adesso molte cose si sono evolute e in prima fila ci saranno Reuters, Guardian e Bbc.

Richard Stallman padre e profeta del software libero srà l’ospite d’onore. Molti sistemi operativi Linux sono basati sul suo software Gnu. Il suo concetto di software libero è alla radice del bitcoin. Questo non gli ha impedito, di recente, di mettere in guardia anche dai possibili pericoli dei pagamenti elettronici.

Ci sarà Birgitta Jonsdottir, membro del parlamento islandese, presa di mira dal governo americano per i suo coinvolgimento in Wikileaks (che a un certo punto ha messo in rete l’allegra contabilità della banca islandese Kaupthing, che faceva grossi prestiti… a se stessa). Birgitta è riescita a far passare la legge Icelandic Modern Media Initiative (Immi) che protegge la libertà di parola; ha messo in rete il wikivideo che denuncia il mitragliamento, da parte di un “Apache” Usa, di un gruppo di giornalisti della Reuters.

Altri ospiti: Max Keiser, che ha denunciato scandali bancari e crimini finanziari negli Usa ed diventato popolare presso la comunità bitcoin definendolo nel suo programma: moneta della resistenza; Denis Roio, uno dei primi attivisti del movimento free software, che intende il bitcoin come una possibile moneta comunitaria delle persone; Matthew Wright, di “Bitcoin Magazine” (una rivista popolare, non per nerd); Jeff Garzik, fra i più famosi sviluppatori Linux (su gawker ha precisato i limiti alla presunta anonimità del bitcoin).

Alcuni utenti hanno ricchezze milionarie in bitcoin: quante sono frutto di monopoli o situazione dominanti attorno al sistema bitcoin? Gli utenti di Deepbit, il più grande “mining pool”, hanno minato oltre un milione dei nove e mezzo milioni di bitcoin in circolazione; Mtgox è un servizio di cambio e borsa che muove il 90 per cento del volume delle contrattazioni in bitcoin. E quanti speculatori e trader ci sono fra coloro che si fidano della sicurezza del sistema e delle sue possibilità d’investimento?

Sul solito Forbes, attivissimo sull’argomento bitcoin oltre che famoso per la sua lista di milionari in dollari un articolo segnala che diversi gruppi sono a loro agio nel tenere milioni di dollari in bitcoin, al di fuori delle banche: non si può identificare la persona o l’azienda che li possiede (e può anche avere diversi indirizzi bitcoin). Al cambio attuale di 8.90 dollari per bitcoin il più ricco possiede 3,9 milioni di dollari (erano 2,85 milioni di dollari a giugno). Con una capitalizzazione totale di 83 milioni di dollari precisa Forbes , un singolo indirizzo possiede quasi 4 milioni di dollari, e non è il solo. E’ facile vedere i problemi di questa situazione.

Kim Dotcom, il fondatore di Megaupload (servizio di condivisione di file, tra i dieci siti più clicckati di Internet), “catturato” in maniera holliwoodiana con tanto di Apache e documentazione falsificata, ha chiesto ai suoi followers di Twitter se conoscono alternative alle carte di credito e Paypal: la risposta è stata bitcoin.

Kim Dotcom ha i conti bloccati e spese legali per milioni di dollari. Matonis su Forbes dice che se avesse avuto dei fondi per spese preprocessuali in bitcoin sarebbe stato al sicuro, e che probabilmente in futuro molti fondi di difesa legale saranno creati in bitcoin.

 

LINK DEL MESE

http://www.forbes.com/sites/jonmatonis/2012/06/22/the-bitcoin-richest-accumulating-large-balances/
http://bitcoinmagazine.net/the-london-2012-bitcoin-conference/
http://www.bitcoin2012.com/
http://www.forbes.com/sites/jonmatonis/2012/07/12/kim-dotcoms-pretrial-legal-funds-would-be-safe-with-bitcoin/
http://www.tomshw.it/cont/news/megaupload-forse-riaprira-perche-l-fbi-l-ha-fatta-grossa/37115/1.html

 

Per saperne di più:

La moneta elettronica/Tutto sul bitcoin

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *