Questa stagione
La stagione del “coronavirus”, con il suo intreccio di vicende drammatiche entro una stagnazione greve e vischiosa, non aiuta le riflessioni con distacco emotivo. Tanto più se si hanno – come nel mio caso – più di 80 anni, cioè un’età che colloca “ di diritto” nel novero dei candidati più esposti all’esito nefasto della malattia. Con il problema di conciliare la massima “memento homo qui pulvis es…” con la crescente sensazione di poter essere alla fin fine considerati da qualcuno come una zavorra a perdere senza rimpiangerla più di tanto…
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