Insegnante contesta presenza esercito a scuola. E la dirigente lo sanziona

Ribadendo ancora una volta la fondatezza e legittimità delle mie affermazioni pubbliche contro il “progetto” della Brigata “Aosta” di esaltazione del disvalore della guerra e di mistificazione di una delle pagine più nere della storia italiana (il 1° Conflitto mondiale), riaffermo il diritto-dovere come educatore, pacifista, antimilitarista e obiettore di coscienza di respingere ogni forma di militarizzazione delle istituzioni scolastiche.

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Essere liberi significa avere la possibilità di scegliere

“Entra, il Gapa è bello! Ti diverti con noi se entri!” Samuele incita un bambino un po’ timido a lanciarsi nella nuova avventura che è iniziata quest’anno in via Cordai. Ventotto anni di attività e di doposcuola al Gapa non hanno fatto da cuscino morbido su cui adagiarsi, ma da motore per interrogarsi sui bisogni dei bambini, senza mai stancarsi. 

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Su al nord, ma non per scelta

Questa nuova riforma, dichiarata la più disastrosa, ha portato milioni di professori e alunni a manifestare insieme, come non si vedeva da anni.

Cristina non è la prima persona che conosco che viene “chiamata” per andare fuori, lasciando a casa la famiglia. A una riforma che promette di dare il tanto desiderato lavoro, si deve rispondere in modo positivo, anche ingoiando il rospo. E così si raccolgono i barrattelli lasciando i pupi a casa. Con lei ci chiediamo se si poteva fare diversamente

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L’Eccellenza, la Digos

…e i ragazzi dell’Archimede

All’Archimede di Catania l’aula magna è piena di ragazzi della seconda liceo, c’è un gran vocio. 
”Chi deve venire?” 
”Faraone” 
”E chi è?” Il Sottosegretario all’Istruzione entra, le professoresse fanno segno: “Silenzio!”. L’Onorevole è qui per la gara d’informatica nazionale. In terza fila due ragazzi in maglietta e bermuda, in quarta fila dieci ispettori della Digos.

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Burattino? Senza fili!

Intervista ad Alessio Grancagnolo

Nel maggio scorso, durante la visita della ministra Maria Elena Boschi all’ateneo catanese, una sola voce si è levata fuori dal coro per esprimere disappunto verso le riforme costituzionali promosse dalla stessa ministra e dall’attuale governo. Lo abbiamo intervistato per farci raccontare non solo l’episodio in questione ma anche la sua visione della politica, dell’università e della democrazia nel nostro Paese.

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