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Davanti alla casa di Santapaola, confiscata dall’antimafia, con i Siciliani Giovani, 2 febbraio 2022
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Leggi tuttoIl nuovo regolamento del Comune che disciplina gli affidamenti dei beni confiscati a Napoli è ancora una volta un provvedimento che tutela gli interessi e i rapporti politici a discapito della tutela dei beni confiscati. Un regolamento fatto da chi sui beni confiscati non ha mai messo piede, non vi ha mai lavorato in vita sua, non ne conosce le difficoltà quotidiane.
Leggi tutto“L’Agenzia nazionale dei beni confiscati funziona poco e male, pertanto i risultati sono stati al di sotto delle aspettative. Quest’ente ha le gambe troppo sottili, è troppo debole e poco organizzato, dotato di poco personale. Ed è questo uno dei punti principali della riforma del Codice Antimafia: una ridefinizione e un potenziamento del ruolo dell’Agenzia e del suo funzionamento.”
Leggi tuttoL’emergenza abitativa a Palermo, nel 2000, raggiungeva picchi altissimi, mentre non si riusciva nemmeno a fare un elenco dettagliato dei tanti appartamenti sottratti ai mafiosi. “Quello dell’utilizzo sociale delle case confiscate alla mafia fu un percorso molto difficile ma anche esaltante. Si diede vita a un Comitato di associazioni per l’emergenza abitativa, innescando il protagonismo dei senzacasa, ma si impose anche un tavolo permanente in Prefettura. E poi cortei e assemblee nei quartieri roccaforte delle cosche in cui le persone senza un tetto innalzavano cartelli con su scritto ‘Vogliamo le case dei mafiosi’.
Leggi tuttoSe ci fosse una società civile – fatta da associazioni, comitati e movimenti sociali – davvero unita in quell’utopico (per certuni) fronte comune, pronto a cacciare via mafia, malapolitica e comitati d’affari collusi, tutto questo sarebbe accaduto? Un quesito che non è di oggi, ma che risale a tanti anni fa, dalla morte di Giuseppe Fava ai tanti episodi di intimidazione che tanti uomini e donne hanno subito. Chi ha una risposta a questa domanda, risponda senza retorica e carità di facciata, e soprattutto senza finta indignazione.
Leggi tuttoEspletata questa graduatoria adesso si attendono i decreti di assegnazione, che dovrebbero prevedere anche gli anni in cui è data la concessione e gli obblighi delle associazioni di presentare bilanci e di svolgere le attività per le quali hanno ottenuto il bene. Con l’auspicio che quanto sequestrato ai mafiosi ritorni davvero ai cittadini e non diventi l’angolo e la bottega personale di qualcuno.
Leggi tuttoL’associazione I Siciliani giovani ha partecipato a un bando per l’affidamento di un bene confiscato alla mafia ed è arrivata prima totalizzando settantatre punti: In via Randazzo 27 sarà realizzato “Il Giardino di Giambattista Scidà – per la Giustizia e per Catania”.
Leggi tuttoIl 23 dicembre è terminata l’occupazione dei ragazzi del Boggio Lera: “un’occupazione reale e concreta” scrivono i ragazzi nell’ultimo comunicato che pare suggellare la fine di questa protesta.
Leggi tuttoIl portone del liceo Boggio Lera è barricato, anche di sera quando ci vai. Lo presidia un gruppo di studenti: “Parola d’ordine” chiedono a chi vuole entrare. Un via vai di ragazzi e ragazze. Fanno i turni, la notte dormono lì. Ogni giorno alle nove in punto fanno l’assemblea per discutere e decidere il da farsi. Il resto del tempo lo passano tra i gruppi tematici che hanno creato per parlare di ambiente, beni confiscati, fondi strutturali europei.
Leggi tuttoScade domani 30 novembre 2016, la presentazione dei progetti relativi al bando di gara per l’assegnazione dell’immobile sito in via Randazzo 27 Catania, bene confiscato alla mafia.
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