martedì, Dicembre 10, 2024
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Il sovranismo non ci permette di restare umani: la realtà dovrebbe somigliare a internet.

“Sto a Brno da quattro mesi e mezzo ormai, con questa esperienza ho imparato a conoscere me stessa e gli altri. Sin dall’inizio ho notato che tutti sono disposti a venirsi incontro, nonostante le differenze culturali” racconta Marta.

In questi giorni molto si è discusso circa l’adesione dell’UK al programma Erasmus +per il prossimo ciclo settennale. Infatti il problema non riguarderà chi è partito tra il 2013 e il 2020 bensì chi partirà tra il 2021 e il 2027.

Marta viene da Catania e studia Scienze e tecniche alimentari all’università. È stata assegnata alla città di Brno che si trova in Repubblica Ceca ed è ormai al termine della sua esperienza che nel complesso dura sei mesi. “Ci sono molti italiani qui nel residence per studenti, ma evitiamo di parlare nella nostra lingua così rendiamo partecipi tutti” dice Marta. “Qui ho fatto amicizia anche con messicani, indiani, cinesi, ecuadoriani”. Questi paesi non fanno parte dell’Unione Europea, ma partecipano al programma Erasmus + attraverso dei finanziamenti, paletto posto dalla Commissione Europea, come del resto già fanno Norvegia, Serbia, Islanda e Turchia.

In UK la Camera dei Comuni, mercoledì scorso, ha votato contro la “New Clause 10” che chiedeva al governo di negoziare la permanenza del Regno Unito nell’Erasmus + anche dopo la Brexit, prevista per il trentuno gennaio 2020. Al programma partecipava il 53% degli studenti britannici: nel 2017 sono stati 16.561, mentre 31.727 quelli europei ospiti del Regno Unito.

“Io spero che gli inglesi tornino sui loro passi, penso che Johnson stia creando dei confini artificiali così. La possibile non adesione all’Erasmus + in futuro ne è la prova” dice Jaime, di Madrid. “So bene cosa significa avere voglia di indipendenza, nel mio paese movimenti del genere ce ne sono tanti. Ora è il momento di diventare più umani che nazionalisti.”

“Con questa esperienza ho imparato a mettere da parte i preconcetti che spesso limitano il nostro punto di vista- racconta Jaime- ad esempio mi ha stupito una ragazza turca che pensavo fosse molto conservatrice per motivi religiosi e invece si è rivelata l’esatto opposto. In più ha dialogato senza problemi con un ragazzo greco. La realtà dovrebbe corrispondere a internet, lì non ci sono confini.”

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