C-Star, la nave nera anti-migranti

Sono tanti gli appelli e i cortei organizzati nelle ultime settimane in tante città: per stare a fianco dei migranti, per vedersi nei porti, farsi sentire. Fermare il genocidio nel Mediterraneo. Pretendere responsabilità dai governi. Il presidio che si è tenuto la mattina del 22 luglio alla Vecchia dogana di Catania è solo l’ultimo, ma ci saranno altre occasioni, in tante città italiane, come il Festival di Riace che si terrà dal 3 al 6 agosto proprio nel paesino calabrese.

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Ad Augusta ci sarà mai un’accoglienza degna per i migranti?

Alcuni adolescenti raccontano di essere riusciti a scappare dopo diversi giorni passati da detenuti nella tendopoli, soffrendo il caldo torrido e presidiati dagli agenti di polizia, senza mediazione culturale e senza ricevere alcuna informazione sull’accesso al diritto d’asilo e alla protezione umanitaria. Altri, invece, dicono di essere stati forzati al rilascio delle impronte digitali a colpi di manganello elettrificato; altri ancora, dopo l’identificazione, di essere stati semplicemente abbandonati sulla strada, e di averla percorsa a piedi – quaranta chilometri di asfalto – per raggiungere la città etnea.  

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Cassibile, la piaga del caporalato nella raccolta delle patate

Come ogni anno, da aprile a giugno, in occasione della raccolta delle patate, ai circa 5 mila residenti di Cassibile si aggiungono diverse centinaia di migranti, per lo più di origine marocchina e sudanese; questi giungono nella frazione siracusana, dopo aver terminato altre raccolte in Italia: da Nord a Sud, una vera transumanza del lavoro migrante nelle campagne.

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Inaugurazione della sede EURF a Catania: respingere gli immigrati, e anche la stampa

Avremmo voluto esercitare il diritto di cronaca assistendo all’inaugurazione della sede Task force regionale europea per la gestione dei migranti (EURTF) nel centro storico di Catania, in via Transito 74, cui ha partecipato, solennemente immaginiamo, il ministro Angelino Alfano.

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Non si ferma l’esodo di migranti. Finiranno in un centro di accoglienza ad aspettare che il loro destino venga deciso da altri. Il Cara di Mineo è uno di questi non luoghi.

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