Un’estate libera
Piemonte, al Veneto, alla Lombardia, decine e decine di ragazzi al lavoro nei campi confiscati alla mafia e gestiti da Libera. Luoghi significativi della presenza e del radicamento delle mafie, ma anche realtà dove lo Stato, accompagnato dalla società civile, attenta, vigile e responsabile, ha dimostrato – a fatica – di sapersi riscattare. E adesso, luoghi di allegria e di liberazione. Alla faccia dei mafiosi e dei loro fuochi
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