Otto Marzo
Voi che siete rimaste come allora, amiche mie, compagne, sceme-di-guerra, voi cui i capelli ha segnato, non il cuore, il grigio della sconfitta, voi che andate con insolente leggerezza per il mondo dei padroni voi a nulla rassegnate e di nulla pentite… Voi fate finta un attimo che questa sia una poesia.
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