Missili, satelliti e fucili italiani per i torturatori d’Egitto
“Non siamo disposti ad accettare verità distorte e di comodo e se non ci sarà un cambio di marcia da parte degli inquirenti e delle autorità dell’Egitto, il governo potrà ricorrere a misure immediate e proporzionate” intervenendo al Senato sul caso di Giulio Regeni, barbaramente torturato e ucciso al Cairo il 25 gennaio, il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni.
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