Davanti al giudice il re è nudo
Il processo a Mario Ciancio non sarà l’analisi giurisprudenziale su quanto sia lecito il lobbismo in terra di mafia, non sarà nemmeno la disamina di quanto il padrone de La Sicilia fosse consapevole di stare favorendo dei clan mafiosi. Sarà un processo ai meccanismi di potere che dominano Catania da sessant’anni. Avvocati e magistrati diranno di fermarsi alle prove, ai capi d’imputazione, alla verità processuale. Ma tremeranno lo stesso le stanze di Confindustria, i saloni di palazzo degli Elefanti, le redazioni dei giornali di famiglia, gli studi in radica dei padroni della città: davanti al giudice, il re è nudo.
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