Spampinato e le cronache di una morte annunciata: la sua
Vittorio Nisticò scrisse (L’Ora del 28 ottobre 1972) che all’impegno di Spampinato non aveva fatto riscontro quello delle autorità ragusane. “A cominciare dallo stesso padre dell’assassino, che avrebbe dovuto perlomeno sentire il dovere di dimettersi dalla delicata carica di presidente del tribunale” appena il nome del figlio era affiorato nella “torbida vicenda”. La torbida vicenda del primo omicidio, ancora oggi oscuro e impunito.
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