venerdì, Aprile 19, 2024
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Valle Del Mela. La mafia dell’inquinamento

Lettera aperta di un parroco coraggioso

Padre Peppe Trifirò è il parroco di Archi, nella Valle del Mela. In questa veste ha seppellito circa cento dei suoi parrocchiani, uccisi dall’inquinamento industriale. Da più di trent’anni lotta contro lo strapotere delle fabbriche di morte del messinese, portando in piazza la gente contro l’inquinamento. Questa lotta ora è a una svolta: il governo vuole impiantare nella Valle un altro mostro.

La lettera che ci ha mandato parla di queste cose.

MafiaInquinamento

Lettera aperta

– Al Presidente del Consiglio dei Ministri

– Alla Deputazione Nazionale

– Al Presidente della Presidente Regione Siciliana

– Agli Onorevoli Tutti della Regione Siciliana

– Ai Sigg. Amministratori del Comprensorio

Carissimi, siamo stanchi esausti e in molti gravemente ammalati, pertanto visto il proseguire delle persecuzioni a cui siamo sottoposti, vittime incolpevoli se non di abitare in questo angolo di mondo, una volta splendido, ci chiediamo:

chi sono i mafiosi?

– Sono mafiosi coloro che si arricchiscono uccidendo e recando grave danno alle popolazioni, contro ogni forma di leggi dello Stato.

– Coloro che fanno le stesse cose protetti dalle leggi dello Stato.

– Coloro che si fanno le leggi a proprio uso e consumo, per poter lucrare, incuranti del danno arrecato alle popolazioni.

– Certamente Totò Riina era un mafioso da condannare per i morti ammazzati e per i disagi causati alla società, ma come Totò Riina, sono da condannare tutti coloro che attraverso l’inquinamento, hanno ucciso e uccidono, migliaia di cittadini bambini compresi, del Comprensorio del Mela.

– Come Riina sono quindi da condannare Impresari, Governanti, Amministratori e Politici che hanno permesso alla Sacelit, alla Raffineria, alla Centrale Termoelettrica di Archi e ad altre industrie di inquinare senza ritegno e controllo.

– Come Totò Riina sono da condannare tutti coloro che non si sono ad oggi artatamente, attivati al risanamento della Valle del Mela, pur avendone ricevuti da molti anni i fondi necessari.

– Come Totò Riina sono da condannare coloro che non hanno imposto di trasformare la Centrale termoelettrica a metano come chiesto dal 97/% dei cittadini, attraverso il referendum di molti anni or sono, mentre a “Termini Imerese” sì.

– Come Totò Riina sono da condannare tutti coloro che in tutti questi anni hanno permesso che queste industrie bruciassero combustibili ad alto tenore di zolfo, causando moltissime vittime innocenti e distruggendo un territorio molto pregiato e una volta ricco di coltivazioni di ogni genere.

– Come Totò Riina sono da condannare Tutti coloro i quali a vario titolo, hanno permesso la costruzione dell’elettrodotto doppia Terna 380KV, a sfioro dei centri abitati, creando potenziali danni in sommatoria, alla incolumità delle persone e alle colture locali.

– Come Totò Riina sono da condannare tutti coloro che oggi stanno facendo di tutto per permettere la realizzazione del Termovalorizzatore nella Centrale Termoelettrica di Archi, senza tener conto della zona ad alto rischio di crisi ambientale – nonché zona SIN e del piano paesaggistico “attivo in essere” che ne vieta la costruzione, nonché della volontà popolare espressa contro, attraverso referendum, grandi manifestazioni e delibere di tutti i Consigli Comunali della Valle del Mela. Quindi se dispensata, la concessione del ministero, in totale contrasto delle leggi promulgate dallo stesso Stato!

– Come Totò Riina siamo da condannare tutti coloro i quali, alla luce di tanta gravità non facciamo nulla per impedire uno scempio assai peggiore dell’esistente, perpetrato ancora una volta, in questo prezioso angolo della natura ricco di bellezze paesaggistiche naturali e ancora di preziosi frutti della terra e in gravissimo danno dei figli nati e nascituri!

La popolazione è stanca di subire angherie da più di cinquanta anni, non è affatto disponibile a diventare la pattumiera di mezza Italia, per favorire il lucro altrui, e farà di tutto per impedire la realizzazione di questo nuovo micidiale impianto.

– Ci rivolgiamo pertanto a tutti i cittadini del Comprensorio a “scendere in campo” e fare di tutto affinché non venga commesso quest’ennesimo tentato omicidio.

– Ci rivolgiamo a tutti i politici onesti e con sentimenti umani, a fare di tutto affinché questo impianto non venga realizzato, adoperandosi invece al risanamento del nostro territorio, che nonostante sia già previsto e finanziato da anni dalle leggi dello Stato, ad oggi “volutamente” disatteso.

La presente pertanto è un invito a “tutta” la comunità civile, a unirsi in una lotta per la vita e per il benessere dei figli e dei posteri, ad oggi artatamente negato da certi strali di potere.

Questa mia è un invito a tutti i politici Regionali e locali, ad incontrarci per concertare strategie comuni, onde poter arrivare al traguardo di soluzioni positive per il benessere e la vivibilità del comprensorio tutto.

Un caro saluto

Sac. Giuseppe Trifirò

Archi S. Filippo del Mela, 9 dicembre 2017

2 pensieri riguardo “Valle Del Mela. La mafia dell’inquinamento

  • Maria Di Bella

    Ogni complimento al coraggio di questo sacerdote è superfluo. Sono originaria di Milazzo , altro splendido angolo della terra, devastato a partire dagli anni ’60 per impiantarci prima la raffineria e a seguire, acciaieria, centrale Enel, ecc… Al posto della raffineria una volta c’era la coltivazione dei gelsomini……Ma una volta c’era più fame ora invece con il consumismo e tutto il resto che ci serve molto poco perché il benessere non ha migliorato la vera qualità dei sentiment umani, ora si che stiamo bene, pieni di malattie e beni da sperperare.

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  • Roberto Menichetti

    Non si può che concordare su tutto quanto scritto.
    Stessa logica distruttice della salute degli abitanti e di territorio, in tutta Italia.
    Cosi come nella piana fi-po-pt cpn inceneritori e nuovo aeroporto.
    La stessa mafia.
    Grazie al sacerdote Giuseppe Trifirò

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