mercoledì, Aprile 24, 2024
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No Muos e legali ribattono alla nota di propaganda dell’ufficio stampa di Sigonella

Apprendiamo da un comunicato emesso il 3 marzo dall’ufficio stampa della base di Sigonella, che ogni azione avviene nel pieno rispetto della normativa italiana, compresa la sentenza del TAR e che le attività di collaudo e monitoraggio sono svolte in collaborazione con le autorità italiane. Sottolineano inoltre che gli studi sul MUOS e le antenne NRTF sanciscono che non vi sia alcun pericolo per la salute della popolazione, e che le emissioni delle antenne NRTF non superano i limiti previsti dalla legge.

Come legali impegnati a vario titolo nella difese di chi si oppone all’istallazione militare statunitense, non possiamo esimerci dal rilevare che la Marina degli Stati Uniti sta invece contravvenendo apertamente ad una sentenza di un Tribunale italiano, che ha stabilito l’illegittimità dell’installazione per mancanza di autorizzazioni, e che pertanto in questo momento non può essere in alcun modo utilizzata per alcun tipo di attività, nè di collaudo, né di monitoraggio. La sentenza è infatti immediatamente esecutiva, e non occorre che venga posto in essere un ordine di sospensione, come invece sostengono gli Stati Uniti, essendo tutte le amministrazioni coinvolte obbligate a dare esecuzione, in via amministrativa, alla decisione del TAR di Palermo. Per questi motivi si è reso necessario l’invio di una diffida al Ministero dell’interno, alla Questura di Caltanissetta, al Commissariato di Niscemi, e ai Carabinieri di Niscemi al fine di ammonire le stesse forze dell’ordine che è loro preciso dovere prevenire e sanzionare il perpetrarsi di illeciti all’interno della base ad uso esclusivo della Marina Militare Statunitense di Contrada Ulmo.

A tale azione si è aggiunta quella dell’Associazione antimafie Rita Atria che attraverso il suo legale ha integrato le denunce già presentate presso la Procura di Caltagirone, con un’istanza di sequestro dell’area e con il video che prova l’utilizzo delle parabole anche dopo la sentenza del TAR. Chiediamo quindi che le istituzioni preposte a far rispettare le leggi e le sentenze, anziché collaborare con la Marina degli Stati Uniti nel contravvenire ad una decisione giurisdizionale, si attivino per garantire il funzionamento minimo di uno stato di diritto. Quanto al richiamo da parte degli Stati Uniti sul fatto che il MUOS e le antenne NRTF garantiscano la nostra sicurezza, ci limitiamo a ricordare che gli studi sul MUOS, compresa la perizia del Verificatore del TAR, hanno messo in luce il potenziale pericolo per la salute umana, per il traffico aereo e per l’ambiente. Va, infine ricordato che si tratta di istallazione classificata di “uso esclusivo” delle forze armate Statunitensi il cui utilizzo, quindi, non è circoscritto alle missioni NATO che costituisce obiettivo sensibile posto a ridosso di un centro abitato anche in relazione a situazioni di conflitto alle quali come stato e come partner NATO siamo del tutto estranei.

 

Avv. Paola Ottaviano,

 

Avv. Sebastiano Papandrea

 

Avv. Goffredo D’Antona

 

Avv. Nicola Giudice

 

Avv. Daniela Ciancimino

 

Avv. Antonella Bonanno

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