venerdì, Aprile 19, 2024
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Mafia, “società liquida”

Relazione  DIA sul secondo semestre 2016

Relazioni “segnate da caratteristiche e strutture che si vanno decomponendo e ricomponendo rapidamente, in modo vacillante e incerto, fluido e volatile”. La Direzione Investigativa Antimafia, nella relazione sul secondo semestre 2016, si affida alla definizione di “società liquida” teorizzata da Bauman undici anni fa per descrivere l’evoluzione delle mafie presenti in Italia.

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Mafie con una solida “vocazione imprenditoriale”, che si inseriscono nei settori più disparati, egemonizzando la società e manovrando istituzioni e imprese (http://www.terredifrontiera.info/rapporto-dia-2016/ ).

La DIA cita il metodo Falcone per ricostruire trame e intrecci, potentati e consolidati domini delle cupole criminali. Che si nutrono non solo di consolidate reti criminali ma anche di “comportamenti mafiosi latenti” espressi da “soggetti contigui, diventati punti nodali del network economico delle cosche, ma anche da giovani leve, espressione familiare delle stesse organizzazioni, progredite culturalmente e perfettamente integrate nel tessuto sociale ed imprenditoriale del Paese”.

Dalle inchieste sulle cave abbandonate nell’Abruzzo degli anni Novanta a Resit, la discarica di Cipriano Chianese su cui indagò Roberto Mancini, tutte raccontano di corruzione di politici e funzionari per scaricare rifiuti di ogni tipo, di industrie soprattutto del Nord Italia.  Nella discarica Resit tra il 1987 e il 1991 furono smaltite almeno 30mila e seicento tonnellate di rifiuti provenienti dalla bonifica dell’Acna di Cengio, un’azienda savonese di coloranti.  Lo stesso Cipriano Chianese era un avvocato vicino ad ambienti di altissimo livello e la storia camorristica della discarica Resit non sarebbe esistita senza l’appoggio di importanti figure della borghesia affaristica: politici, infedeli servitori dello Stato, professionisti e imprenditori – denunciarono Nello Trocchia e Luca Ferrari nella biografia di Roberto Mancini, Io morto per dovere.

Un dossier completo, dalle “terre dei fuochi” del Nord Italia alle navi dei veleni di ieri e di oggi, dalle holding degli schiavisti alle massomafie, è disponibile al link http://www.qcodemag.it/2017/10/21/mafia-liquida-imprenditori-criminali-e-nuove-massomafie/

 

 

 

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