venerdì, Aprile 19, 2024
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Lives Matter, le vite contano

Aumenta il numero dei profughi della guerra in Siria

La Turchia ospita quasi tre milioni di rifugiati siriani, più di qualsiasi altro paese al mondo, seguita da Giordania, Libano, Iraq ed Egitto. Solo il 3,6% dei rifugiati siriani ha ricevuto asilo al di fuori di questi cinque paesi.

A tentare la traversata illegale dalle coste turche di Bodrum e Dikili a quelle greche delle isole di Kos e Lesbo sono stati un milione nel 2015, la metà dei quali siriani, ma anche afghani, pakistani, iracheni. Il trattato tra l’Unione Europea e la Turchia voluto fortemente da Angela Merkel per fermare il flusso illegale di migranti ha avuto il solo risultato di far aumentare le morti nella tratta più pericolosa, quella del Mediterraneo Centrale. Lo scorso anno 3,771 persone sono morte nel Mar Mediterraneo nel tentativo di raggiungere l’Europa; nei primi cinque mesi del 2016 i morti sono già 2,500 e l’estate è appena iniziata. Fino ad ora, Qatar, Emirati Arabi, Arabia Saudita, Kuwait, Bahrein, Russia, Giappone, Corea del Sud non hanno offerto asilo ad alcun rifugiato siriano. La Germania ha offerto asilo a quasi un milione, la Svezia a 160,000, la Gran Bretagna, che rifiuta il piano quote UE, a 1000. Nel frattempo, il numero di profughi della guerra in Siria ha oltrepassato i cinque milioni e la guerra non accenna a finire.

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Campagna di sensibilizzazione per i rifugiati

A Smirne famiglie di profughi in attesa di essere smistate dai trafficanti vivono all’aperto nelle piazza e nelle strade

 

Una famiglia attende il proprio turno per la traversata: porterà con sé solo uno zaino, che dovrà molto probabilmente abbandonare, se non vuole pagare extra, oltre ai 1000 dollari a persona.

 

A Smirne il mercato dei salvagente è fiorente, ma spesso i trafficanti non permettono ai migranti di portali al momento di imbarcarsi, così da riempire le barche il più possibile.

 

A Bodrum i clandestini raggiungono i punti di partenza delle traversate all’imbrunire, aspettano tutta la notte e si imbarcano verso le quattro del mattino, così da raggiungere l’isola greca di Kos all’alba.

 

Imbarcazioni gonfiabili vengono consegnate ai migranti e gonfiate subito prima della partenza.

 

I migranti sono costretti dai trafficanti a lasciare a terra tutti gli effetti personali.

 

La maggior parte di coloro che tentano di raggiungere l’Europa attraverso il Mar Mediterraneo non sa nuotare e non è mai salito su una barca

 

Video versione integrale realizzato in Turchia

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