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Il giorno prima e il giorno dopo​ a Milano, città della Resistenza

Il caso ha voluto che venerdì 27 marzo non ci sia sfuggito un articolo su un quotidiano, che accennava a un presidio di Forza Nuova in Piazza Oberdan il giorno successivo, a Milano

Quel presidio sarebbe stato organizzato per distribuire un elenco di libri per bambini creati con in preciso intento di diffondere, nelle loro menti innocenti e malleabili, la “presunta normalità di ogni sovversione dell’ordine naturale, fino all’autodeterminazione del proprio genere”.

In capo a pochissime ore sulla pagina de “I Sentinelli di Milano” è partita la chiamata ai cittadini democratici antifascisti: in meno di 24 ore più di 1500 adesioni, e più di 400 persone fisicamente presenti al contro presidio. E allora tutti in piazza, sabato 28 marzo, con in mano uno dei libri incriminati.

Di fronte a noi, separati da strisce pedonali e poliziotti, uno sparuto gruppetto di giovani nostalgici fascisti, ignorati dalla maggior parte dei passanti, le facce in posa da duri, che biascicava di presunte scorrettezze didattiche ; come se i libri, per bambini o per adulti che siano, abbiano finalità esclusivamente didattiche, di libri “che dopo aver sfogliato abbiamo capito che non vanno bene”, di “l’omosessualità non è normale”, “perchè?” “ perchè sì”.

Noi, sorridenti, festosi, orgogliosi, abbiamo mostrato loro la bellezza dei nostri libri. Milano ha dimostrato appieno di essere città medaglia d’oro della Resistenza. Milano che rifiuta i rigurgiti fascisti, e sicuramente non se ne fa nulla di confusi personaggi che invitano i genitori a bruciare libri nei caminetti. Libri che –per inciso- Forza Nuova ha solo sfogliato: evidentemente incapaci di leggere tra le righe.

Ci auguriamo almeno abbiano tratto giovamento dalle illustrazioni.

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