venerdì, Aprile 19, 2024
-ultimora-AperturaSocietà

Catania. Lo Stato contro la legge

Consentito il corteo fascista, aggrediti i cittadini che difendevano la Repubblica e le leggi

Da ieri a Catania è consentito il furto di biciclette, la distribuzione di soldi falsi, la propaganda di Al Qaeda e l’internamento forzato di gay, zingari e ebrei. Tutte queste cose, fino all’altro ieri, erano formalmente vietate dalle leggi della Repubblica Italiana.

StatoControLegge

Ma ieri il Questore di Catania dottor Gualtieri ha ufficialmente comunicato che a far data dalle ore 17.30 di sabato 23 settembre 2017 nella città di Catania le leggi della Repubblica non vigono più; in modo esplicito, quelle che vietano le manifestazioni fasciste e la ricostituzione del fascismo, ma implicitamente anche tutte le altre. Le leggi infatti, in un Paese civile, non possono essere rispettate alcune sì e altre no: violarne una, da parte dell’autorità, significa renderle istantaneamente obsolete tutte.

Non abbiamo ancora ricevuto, da parte del signor Questore, il documento ufficiale che – ne siamo certi – egli avrà doverosamente provveduto a stilare secondo regolamento. Facciamo a meno di richiedere – come in un paese civile si dovrebbe – le sue dimissioni e le sanzioni a suo carico da parte del Governo. Nelle città senza legge, come fu già Catania dagli anni Venti, procedure del genere non generano che sorrisi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *