martedì, Aprile 16, 2024

Ferracane

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Le bugie del giornale di Ciancio

Nella realtà, Zermo fu l’ “amico” che, il giorno dopo l’assassinio, cercò di far passare Giuseppe Fava per un personaggio ambiguo e oscuro. E quello che, una volta che un mafioso sembrava disposto a raccontare qualcosa sull’agguato, lo intimidì pubblicandone nome cognome indirizzo e paternità, e inventandosi false storie per screditare la credibilità di costui.

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