martedì, Aprile 23, 2024

Cinisi

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Felicia Bartolotta Impastato

Non solo la madre di Peppino ma soprattutto una donna che si è ribellata (e ha vinto) contro i codici omertosi e mafiosi, perbenisti e ipocriti, di una certa società, che si rifiutò di ricevere in casa i mafiosi di Cinisi ma spalancò le porte a giovani e meno giovani, persone e attivisti protagonisti degli impegni più diversi per migliorare questo nostro mondo.

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-rete-PolisSocietà

Rimozioni di Peppino

Peppino continua a creare problemi ad alcune persone e a causare gesti di rigetto indegni di una società civile. Dietro c’è la rabbia dei mafiosi nel constatare che egli è diventato un simbolo, uno dei più alti, nella lotta contro la mafia, ma c’è anche la preoccupazione dei “benpensanti”, che il suo esempio possa essere di stimolo a momenti di ribellione, sia all’interno della famiglia che del tessuto sociale, o che possa portare, nel caso più estremo e preoccupante, alla scelta politica del comunismo e alla formazione di coscienze rivoluzionarie per metterlo in pratica.

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-rete-CulturaPolisSocietà

Non più Casa Badalamenti, ma Casa Nove Maggio

Il problema non è di ricordarsi di un mafioso per odiarlo, ma di rendere noto che in quel posto  ha vinto lo stato, che il sito è stato confiscato e affidato ai compagni di Peppino e a suo fratello nel 2011, che al piano di sopra, se il sindaco si decide, avrà posto la biblioteca comunale e che quello che era il centro della violenza è diventato e diventerà ancora il centro della cultura e della legalità. E infine che, per più di dieci anni, tutta la casa è stata la sede del Forum Sociale Antimafia e il centro propulsivo delle iniziative condotte nel nome di Peppino. Per tutto il resto la memoria da portare avanti e da rispettare è quella di Peppino Impastato e la casa da visitare con attenzione è la sua.

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-rete-Storie

La lunga attesa di Felicia

Felicia non sapeva fare l’ipocrita e non aveva nessuna voglia di perdonare. A chi glielo chiedeva, rispondeva in maniera netta: “Vorrei capire perché dovrei perdonare un mafioso che ha ucciso mio figlio, soprattutto se non ha mai chiesto perdono. Il Signore deve perdonarlo, se ci riesce, perché viene difficile pure a lui e li manderà tutti all’inferno”.

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